Il tecnico della U.S. Mariglianese, Stefano Senigagliesi, ha commentato così il sorteggio del calendario del girone I di Serie D che è stato pubblicato nella giornata di ieri 9 settembre.
“Mister, La Mariglianese affronterà tre corazzate come Trapani, Vibonese e Catania nelle prime 6 giornate. Secondo lei, è meglio prenderle prima o dopo?”
-Non lo so. Dipende dalle situazioni. Si dice sempre che devi incontrarle tutte, però il calendario tante volte determina l’andamento di un campionato intero.
Partire contro squadre di livello alto può, teoricamente, demoralizzarti. La speranza e è di arrivarci bene, perché queste partite ci diranno chi siamo e dove possiamo arrivare.
“Si passa dall’aver giocato 1 partita ufficiale in 2 mesi, al giocarne 6 in 21 giorni. Come si prepara una partita ogni 3 giorni?”
-Sarà un grande problema. Ci sono squadre che dovranno fare viaggi lunghi, rientrare e poi viaggiare di nuovo.
E non dimentichiamoci del caldo anomalo che continua a tartassarci.
Ci sarà un dispendio fisico e mentale molto elevato.
Dovrà essere bravo lo staff a permettere il giusto recupero dei calciatori.
“A che punto è l’integrazione dei giocatori stranieri?”
-Integrare sarebbe stato più semplice.
Noi ne abbiamo costruito uno da zero. Dovevamo integrare 24 giocatori.
Non avevamo uno zoccolo duro su cui costruire i dettagli. Adesso stiamo cercando di arrivare a quei dettagli che possono permetterci un salto di qualità.
“Un commento sugli esoneri di Tuchel e Mihajlovic: quanto sta diventando difficile il ruolo dell’allenatore?”
-Da qualche anno, il ruolo dell’allenatore è stato delegittimato.
Delegittimato da chiacchiere da bar e mercato.
Le trasmissioni più seguite, non a caso, sono quelle sul calciomercato.
L’esonero di Tuchel rientra in una sfera commerciale, non può essere un esonero di natura tecnica.
Tuchel, dopo Guardiola, è forse il miglior allenatore al mondo.
Tuchel era stato inserito in un gruppo già costruito precedentemente, con la consapevolezza che ben presto sarebbe stato allontanato.
Questo succede anche nelle nostre categorie: siamo legati ad una marea di procuratori che chiamano ogni giorno per offrire pseudoallenatori.
Su Mihajlovic, vado controcorrente.
Credo che un uomo così forte non volesse essere mai trattato in modo compassionevole.
Se la società l’ha esonerato per motivi tecnici – per me sbagliando – ha fatto bene.
Se la società l’ha esonerato per la malattia, ha fatto uno dei più grandi errori della storia del calcio.