Licenza annullata a Pomigliano: non accolta la richiesta di sospensiva dei costruttori

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il condominio in costruzione a via Firenze
il condominio in costruzione a via Firenze

Ora si attende il pronunciamento del Tar fissato al 2 febbraio sull’ordinanza di demolizione emanata dal Comune   

 

Piano casa: novità di rilievo dalla battaglia giudiziaria tra il fronte ambientalista e le imprese edili di Pomigliano. L’altro ieri il Consiglio di Stato non ha accolto la richiesta dei costruttori di sospendere la sentenza del Tar con cui è stata annullata la licenza per la realizzazione di un moderno condominio nel vecchio centro storico, in via Firenze. L’autorizzazione era stata rilasciata dal Comune sotto la passata amministrazione retta dall’ex sindaco Raffaele Russo, sulla base della legge regionale denominata appunto “piano casa”. Ma la concessione è stata bocciata a ottobre dal Tribunale amministrativo regionale perché, scrivono i giudici, secondo quanto è stabilito i costruttori non sono riusciti a dimostrare che il vecchio edificio abbattuto per fare posto alla nuova struttura residenziale avesse subito negli ultimi cinquant’anni interventi edili tali da stravolgerne l’aspetto originario. Con questa sentenza di tre mesi fa la magistratura amministrativa campana ha quindi negato la legittimità dell’autorizzazione erogata dall’ufficio tecnico comunale. Si tratta di un orientamento giuridico importante quanto nodale perché grazie al piano casa nel solo territorio di Pomigliano sono sorti centinaia di nuovi appartamenti residenziali al posto di molti edifici, anche plurisecolari, del centro storico. Intanto l’altro giorno i costruttori hanno perso il terzo round del braccio di ferro ingaggiato in sede giudiziaria sul condominio di via Firenze: il consiglio di Stato non ha accolto la loro richiesta di sospendere la sentenza del Tar di ottobre. Il quarto round è fissato al 2 febbraio, quando di nuovo il Tar Campania sarà chiamato a esprimersi su un’altra richiesta degli imprenditori edili, la sospensione dell’ordinanza di demolizione delle nuove opere finora realizzate in via Firenze (un grosso rustico di due piani che ha ridotto la careggiata della strada), ordinanza che è stata emanata a novembre dallo stesso ufficio tecnico del Comune a seguito della sentenza di ottobre del Tribunale amministrativo. Ordine di abbattimento che peraltro era stato l’oggetto del contendere di un secondo “round “, consumato a dicembre, quando il Tar ha deciso di sospenderlo fino al 2 febbraio in attesa proprio del pronunciamento del 21 gennaio del Consiglio di Stato. Pronunciamento che rimanda a data da stabilire la discussione di merito nell’ambito dell’ultimo grado di giudizio sulla legittimità della licenza edilizia annullata in primo grado ma che, nello stesso tempo, non accoglie la richiesta di sospensiva della cruciale sentenza di ottobre. Ora, dunque, si sente più fiducioso don Peppino Gambardella, il parroco dell’antica chiesa madre di San Felice che ha ingaggiato questa battaglia legale contro il nuovo condominio in costruzione in via Firenze, a pochi metri dallo storico luogo di culto. “Confido nella giustizia – dice il sacerdote – dobbiamo difendere la città e la sua storia”.

(fonte foto: Pino Neri)