“L’arte eterna” nella basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli

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Riceviamo e pubblichiamo

Nell’incantevole cornice della basilica di San Giovanni Maggiore, nel centro antico di Napoli, lunedì 14 giugno alle 11 sarà inaugurata la mini collettiva “L’arte eterna, con le opere di dieci artisti: Domenico Sepe, Francesco Cretella, Raffaele Canoro, Michelangelo Della Morte, Gianni Strino, Marcello Di Pierro, Antonio Gesualdi, Vittorio Valiante, Gianluigi Infante e Ferdinando Sorgente.

La mostra è stata curata interamente dal direttore artistico Ferdinando Sorrentino per conto dell’associazione culturale “Non me ne vado” e porterà in scena la pittura classica nella suggestiva atmosfera della chiesa monumentale.

In concomitanza con l’evento sarà possibile visitare la basilica, tra cui il Cappellone del Crocifisso 1689, il Cappellone di S. Lucia, la Cappella di San Raffaele, l’affresco cinquecentesco de “La Madonna in trono con San Pietro e un donatore”, la Cappella Ravaschieri, il Battesimo di Cristo, i Busti dei Quattro Vescovi Santi, la Cripta sottostante della Congregazione dei LXVI Sacerdoti, il soffitto decorato dell’oratorio della Congrega 1694.  Sarà, tuttavia, necessario prenotare direttamente scrivendo in privato alla pagina “Curatore Sorrentino Ferdinando”, mentre la visita per la mostra “L’arte eterna” sarà disponibile tutti i giorni, tranne la domenica, dalle ore 9.00 alle 13.00 fino al 26 giugno. Ogni venerdì si potrà effettuare la visita guidata dell’intera struttura, visitando spazi solitamente chiusi al pubblico (come la Cripta e l’altare bizantino), mentre nel giorno dell’inaugurazione sarà possibile visitare l’intera basilica.

Rimasta chiusa per decenni a causa di lavori di restauro e indagini archeologiche, la basilica di San Giovanni Maggiore, testimonianza preziosa dei principali periodi storico-artistici della città, è stata recentemente riaperta al pubblico grazie alla Curia Arcivescovile di Napoli, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Napoli, Fondazione degli Ingegne ri di Napoli.