La fortuna toglie e dà al Napoli nella prima notte europea con più ombre che luci

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All’esordio stagionale in Champions League il Napoli vince per 1-2 contro i portoghesi del Braga, issandosi in vetta al gruppo C insieme al Real, che nel pomeriggio aveva superato di misura l’Union Berlino. Decisivo nel finale un autogol fortuito di Niakhate, che almeno permette di festeggiare una vittoria che potrebbe risultare molto importante in ottica qualificazione. Il copione del match è stato identico a quello delle due precedenti sfide contro Lazio e Genoa, con un tempo giocato relativamente bene (soprattutto in fase offensiva) e l’altro che ha visto la squadra in apnea. La fase difensiva continua ad essere la piaga principale, con marcature e posizionamenti sbagliati, a cui vanno aggiunti gli errori dei singoli ( come Ostigard in occasione del gol del Braga); è finalmente arrivato l’esordio di Natan: nei pochissimi minuti a disposizione ha mostrato quantomeno personalità, rischiando un intervento in scivolata su un cross avversario. L’altro problema sembra essere la condizione fisica, che viene meno dopo appena un tempo, costringendo la squadra ad abbassarsi e ad esporsi agli attacchi avversari; diviene lecito dunque chiedersi come sia stata effettuata la preparazione e quando sarà raggiunto il massimo della forma. Una delle poche luci è stata l’ennesima dimostrazione della compattezza della squadra, sempre capace di reagire, anche se con la forza dei soli nervi. Sono attesi conferme e miglioramenti già domenica a Bologna per riprendere il treno scudetto, che altrimenti rischia di deragliare dopo pochi metri dalla partenza.