Il piano anticlan: “via la camorra dalla 219”. Sgomberi e demolizioni in vista

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Il comandante Lugi Maiello ha presentato al Comune di Pomigliano un progetto capillare di ripristino della legalità.

 

 

C’è un piano per ripulire dalla presenza della camorra il rione della ricostruzione di Pomigliano, il “Parco Partenope”. Punta allo sgombero degli appartamenti occupati abusivamente da numerosi pregiudicati e alla demolizione di bassi, negozi e circoli ricreativi realizzati al piano terra dei palazzi senza uno straccio di autorizzazione. Immobili abusivi sorti al posto dei garage che dovevano accogliere le auto degli abitanti del rione, finito ormai completamente nelle mani dei clan. Il piano è stato firmato dal comandante della polizia municipale, il colonnello Lugi Maiello. Scatterà la prossima settimana. Si tratta di un progetto preceduto da due missive inviate da Maiello alle autorità comunali. La prima lettera, spedita il 27 settembre al segretario generale, all’ufficio patrimonio, al servizio legale, all’ufficio tecnico e, per conoscenza, al sindaco, Gianluca Del Mastro, ha per oggetto “le occupazioni abusive di alloggi ex legge 219/81, l’organizzazione degli sgomberi e delle demolizioni di piccole strutture e la richiesta di convocazione di una conferenza di servizi”. “E’ indispensabile – scrive Maiello – mettere in atto azioni concrete tese a ripristinare la legalità nel quartiere indicato, dando il via ad una massiccia attività di sgombero di alloggi e locali commerciali”. Nella lettera il dirigente della municipale specifica di aver effettuato “un costante monitoraggio dell’area”. “E da questi controlli – aggiunge Maiello – è stato possibile rilevare l’esistenza di abitazioni e locali commerciali occupati abusivamente da soggetti riconducibili direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata”. A quel punto il comando di polizia locale ha chiesto all’ufficio patrimonio comunale di “emanare, con carattere d’urgenza, un’ordinanza di sgombero, visto che il quartiere ‘219’ – si specifica – è diventato la roccaforte di pericolosi sodalizi criminali, cioè di quella organizzazione che dalle nostre parti viene chiamata ‘camorra’”. La missiva termina con la richiesta di un cronoprogramma delle operazioni attraverso una conferenza dei servizi. Successivamente, il 29 settembre, Maiello ha inviato una seconda lettera, stavolta indirizzata agli agenti della municipale e alla magistratura, alla procura e al tribunale di Nola. Obiettivo: la costituzione di un pool per stilare la mappatura della 219 e le indicazioni operative. Detto e fatto. La squadra è stata istituita e sono partite le indagini. I poliziotti locali hanno quindi verificato l’esistenza di una serie di garage trasformati abusivamente in case, negozi e circoletti di dubbia origine. Sono 26 i garage posti al piano terra ma finiti nella mani di chi ne ha fatto un uso, ovviamente illecito, ben diverso. Verificata anche l’esistenza di 70 appartamenti occupati abusivamente da molti pregiudicati appartenenti a cinque famiglie dedite allo spaccio di stupefacenti, ai furti e alle truffe. I nomi dei clan sono indicati nel monitoraggio appena concluso. “Due le strade possibili per concretizzare questo piano – spiega intanto Maiello – una è quella di un’ordinanza di sgombero emanata dall’ufficio patrimonio. L’alternativa al provvedimento comunale sarà invece il sequestro giudiziario degli immobili”.