Gli alunni dell’I.C. “D’Aosta” di Ottaviano manifestano inneggiando ai “Diritti e alla Pace”

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Nelle “Linee guida” l’Istituto ottavianese sottolinea “la necessità di incentrare il lavoro delle attività didattiche dell’anno scolastico 2025/26 sul tema della pace e della gestione dei conflitti. Tali temi rappresentano un punto di partenza importante per lo sviluppo delle competenze trasversali, sociali ed emotive, e offrono agli alunni occasioni significative per comprendere il mondo, sé stessi e gli altri. Educare alla pace significa promuovere atteggiamenti di dialogo, rispetto, responsabilità e giustizia, e allo stesso tempo riconoscere che il conflitto fa parte della vita e può essere affrontato e trasformato attraverso strumenti non violenti.”.

In un momento in cui la società ottavianese mi appare ancora più del solito stanca, silenziosa, disinteressata e distratta lo “spettacolo” dei ragazzi dell’I.C. “D’Aosta” che martedì 30 settembre sfilavano per via Cesare Augusto cantando inni alla Pace e battendo le mani mi ha particolarmente colpito, anche perché, osservandoli attentamente, notavo che essi non recitavano meccanicamente una parte, ma cantavano con intensa partecipazione, come per dire agli spettatori che essi condividevano sinceramente le importanti ragioni che avevano spinto la Scuola a organizzare la manifestazione: insomma, erano emozionati, come se sapessero già che una “giornata” così non l’avrebbero più dimenticata.

E’ necessario ringraziare l’Istituto per aver fatto in modo che attraverso la voce dei ragazzi si sentisse anche la voce della nostra città: ho sempre pensato che tra i compiti di un Istituto scolastico ci sia anche quello di scuotere la comunità, di invitarla a confrontarsi e ad esprimersi sui temi della storia di ieri e della storia di oggi. Durante la manifestazione gli alunni delle prime due classi della secondaria sventolavano i fazzoletti con i colori della bandiera della Pace e mostravano a tutti le barchette di carta della “Flotilla” realizzate durante i primi giorni di scuola, mentre gli alunni di terza intonavano qualche canzone di J. Lennon: tutti insieme, poi, intonavano gli slogan che comunicavano il significato profondo della manifestazione: Uniti a difesa dei Diritti Umani, Siamo noi il vento del cambiamento, Ucraina libera, Palestina libera.

Tutti i ragazzi si sono poi riuniti in Piazza Municipio e qui, seduti a terra, hanno cantato, hanno rispettato un minuto di silenzio e hanno ascoltato, mi dice la prof.ssa Clementina Iervolino, poesie di Ungaretti, di Brecht e di Hikmet recitate da alunni delle classi terze. Infine le barche di carta della “Flotilla” sono state calate sull’acqua della fontana di Piazza Municipio. E mi piace concludere questa breve nota trascrivendo e condividendo, parola per parola, il post che il dott. Michele Saviano, che è stato sindaco di Ottaviano, ha dedicato alla manifestazione: “Congratulazioni vivissime, cara Clementina, a te, al tuo Istituto ed a tutti i ragazzi per questa emozionante e colorata manifestazione a favore della Palestina libera e della Striscia di Gaza martorizzata dalle bombe del terrorista Israeliano Netanyahu, con lo sterminio scientifico di una popolazione inerte e di migliaia di bambini innocenti. Sabato scorso ho partecipato a Pomigliano ad una analoga manifestazione/ corteo che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, tra Associazioni, cittadini singoli, tantissimi ragazzi, genitori, giovani donne, giovani uomini….Congratulazioni soprattutto per il coraggio di avere preso una decisione e di avere fatto una scelta, cosa che non tutti hanno saputo / voluto fare nella nostra Nazione…Anche nel nostro Comune non mi sembra di avere sentito , finora, una sola voce, sdegnata , sia da parte della società civile e/ o religiosa, di qualche associazione, né tanto meno delle istituzioni ( forse mi sbaglio?) che si sia alzata a favore della popolazione Palestinese. contro il genocidio messo in atto da Israele. Il vostro coraggio è un’infusione di fiducia, c’è ancora speranza. Congratulazioni vivissime….un abbraccio forte a tutti voi ed ai ragazzi…”.