Emergenza Covid, Ciarambino (M5S): “Chi chiude le scuole, allora supporti le famiglie”

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“Al netto delle valutazioni di merito sulle motivazioni e sull’opportunità di una tale scelta, se un presidente di Regione si assume la responsabilità di adottare una misura grave come la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, senza distinzioni su tutto il territorio regionale da oltre 3 settimane, andando contro le indicazioni del governo nazionale che non prevede una misura così drastica e assoluta neppure nelle regioni zona rossa, mi aspetto che quel presidente si assuma al contempo la responsabilità di supportare le famiglie su cui ricadono le conseguenze della sua decisione”. Lo ha scritto poco fa su Facebook Valeria Ciarambino, attuale vicepresidente del consiglio regionale in Campania, già due volte avversaria del governatore De Luca nelle elezioni regionali del 2015 e dello scorso settembre.

La Ciarambino chiede, dunque, “di prevedere bonus babysitter o contributi alle famiglie in cui un genitore potrebbe aver dovuto persino rinunciare al suo lavoro per assistere i propri bambini rimasti a casa. Altrimenti, se vai contro le decisioni del governo e poi attacchi il governo perché non ti dà quello che pretendi su una decisione non condivisa, stai giocando a scaricabarile sulla pelle dei cittadini. E questo non si fa”.

In conclusione la pentastellata ha anche ricordato le proposte sulla scuola inviate alla Regione già lo scorso 16 ottobre, alle quali, però, non è mai giunta una risposta.
Eccole di seguito:

1. Utilizzare le attività di noleggio con conducente e bus turistici per accompagnare gli studenti e decongestionare i servizi di trasporto pubblico.
2. Se indispensabile, procedere alla didattica a distanza con gradualità: prima gli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado e le università.
3 Assicurare la didattica in presenza alle classi prime di ogni ordine e grado.
4. Differenziare gli orari delle scuole per blocchi – mattina o pomeriggio – al fine di non favorire gli assembramenti.
5. Salvaguardare la didattica in presenza nei piccoli comuni e nei territori dove non si sono registrati focolai nelle scuole e la situazione epidemiologica è sotto controllo.