Depuratore di Acerra e impianti dei Regi Lagni: la Suez investe 450 milioni per un mare più pulito

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il depuratore di Acerra
il depuratore di Acerra

 

ACERRA – Tour a Napoli della multinazionale francese che sta illustrando i suoi investimenti in campo ambientale

La multinazionale SUEZ sta ristrutturando e potenziando i depuratori ex Casmez dislocati lungo il grande canale dei Regi Lagni, impianti che hanno circa 50 anni e che non riescono a smaltire le acque reflue della Campania anche per il mancato collegamento con tutti gli scarichi che si sviluppano nella conurbazione Napoli-Caserta.

A ogni modo questa è una buona notizia per il nostro mare e le coste del litorale domizio, dove appunto sfocia il canale dei Regi Lagni, il lunghissimo cabale pluviale realizzato in epoca borbonica per irrigare i campi e scongiurare alluvioni ma che ormai, colpevole pure una improvvida cementificazione del letto voluta negli anni Ottanta, è divenuto una fogna a cielo aperto. Una buona notizia questa di Suez più complessivamente per il nostro ambiente dell’hinterland napoletano e casertano dunque. In questo periodo intanto la società transalpina ha illustrato alle istituzioni le attività svolte e gli obiettivi raggiunti nell’ambito di questa opera di risanamento attraverso l’adeguamento e la gestione degli impianti di depurazione campani di Cuma e di Napoli Nord. C’è un grande progetto, è il progetto Regi Lagni– Napoli Nord, che intende favorire l’evoluzione dei 5 impianti di trattamento delle acque reflue (Cuma, Napoli Nord, Marcianise, Acerra e Foce Regi Lagni), con una capacità totale pari a 4,5 milioni di abitanti equivalenti.

Si tratta dell’investimento più importante degli ultimi venti anni in termini di depurazione e bonifica in un singolo paese e in Europa, che ammonta a 450 milioni di Euro. Il PNRR ha aperto opportunità in termini di investimenti nell’ambito della sostenibilità ambientale legata a interventi sul territorio, ma anche della valorizzazione dei progetti che generano una virtuosa collaborazione pubblico-privato. SUEZ ha implementato tecnologie innovativi che generano un impatto positivo sulla qualità delle acque del litorale e sull’ambiente costiero, limitando le concentrazioni di inquinanti. I nuovi impianti permetteranno inoltre di ridurre l’impronta energetica mediante la valorizzazione, la riduzione del volume dei fanghi e la cogenerazione con recupero del calore. Il successo di questo progetto era cruciale per l’area di Napoli che necessita di potenziare e ammodernare le proprie infrastrutture a livello ambientale. In collaborazione con le autorità locali e regionali, SUEZ ha messo a disposizione i suoi team e il suo know-how per migliorare le prestazioni tecniche e ambientali degli impianti.

“Siamo orgogliosi di essere riusciti, accanto alla regione Campania, a contribuire al miglioramento della qualità dell’acqua di balneazione del Golfo di Napoli”, commenta Aurélia Carrère, presidente e amministratore delegato di SUEZ in Italia.