Covid, firmato da Conte il nuovo DPCM: per la Campania si palesa lo scenario 3, zona arancione

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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 3 novembre contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il nuovo DPCM sarà in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre.

Quasi sicuramente la Campania non sarà dichiarata zona rossa (lo scenario 4, il più grave), ma c’è la possibilità che la regione guidata dal presidente Vincenzo De Luca venga delimitata come zona arancione (ossia lo scenario 3), il che significherebbe essere comunque soggetti ad alcune restrizioni. Infatti, come riporta Fanpage, se una regione (o parte di essa) si trova in una “situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo”, diventa arancione. Le conseguenze immediate sono il divieto di ogni spostamento tra Comuni, in entrata e in uscita dalla zona interessata, salvo che per motivi strettamente necessari, lavorativi, scolastici o di salute. Sospese le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie), con la possibilità dell’asporto e delle consegne a domicilio.

Come riporta Il Post, “l’inserimento di una regione o di un particolare territorio (comune o provincia) in uno scenario o in un altro avverrà tramite ordinanza del ministro della Salute, d’intesa con il presidente della Regione, e nella valutazione del rischio si terrà conto non solo dell’indice Rt, ma di 21 parametri tra cui il numero dei ricoveri e la percentuale dei tamponi positivi. Sia lo scenario 3 che il 4 hanno una validità minima di 15 giorni, al termine dei quali si valuterà se spostare un territorio in un altro scenario o se mantenerlo dov’è”.

La reazione del governatore non si è fatta attendere. “Avevamo chiesto al Governo tre cose precise”, sottolinea.
“1) Misure immediate di ristoro o di detassazione
2) Congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome.
3) Misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese.
Queste richieste non sono state accolte. Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate”, chiosa De Luca.
Nelle regioni a rischio moderato (tra le quali dovrebbe risultare, appunto, anche la Campania) viene sancita la chiusura delle attività di ristorazione, ma non quella dei negozi, e inoltre vige il divieto di spostamento tra comuni se non con l’apposita autocertificazione. Su tutto il territorio nazionale, invece, sarà in vigore il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 del mattino, anche questo derogabile solo con autocertificazione. Tra le attese novità del decreto, e valide anch’esse su tutto il territorio nazionale, c’è anche il riempimento del trasporto pubblico locale non oltre il 50% e la chiusura dei musei, compresi i parchi archeologici.Intanto ecco la situazione epidemiologica in alcuni dei comuni del territorio della Città Metropolitana di Napoli (fonte Campania Fox). Numero dei contagi al momento:

  • Acerra 640
  • Afragola 612
  • Somma Vesuviana 575
  • Nola 515
  • Marigliano 386
  • Ottaviano 368
  • Casalnuovo di Napoli 325
  • Pomigliano d’Arco 340
  • Brusciano 263
  • Saviano 215
  • San Giuseppe Vesuviano 179
  • Sant’Anastasia 169
  • Boscoreale 150
  • Pollena Trocchia 97
  • San Sebastiano al Vesuvio 93
  • Terzigno 89
  • San Gennaro Vesuviana 77
  • Boscotrecase 73
  • Mariglianella 83
  • San Vitaliano 69
  • Scisciano 47

L’Unità di Crisi Regionale comunica che nelle ultime 24 ore si è fatto registrare un ulteriore record di contagi al Covid-19: sono 4.181 i positivi, di cui 329 sintomatici e 3.852 asintomatici.
I deceduti sono 15 e i guariti 397.