Napoli, Caserta, Torre del Greco, Acerra e Giugliano. Tour napoletano ieri per il leader M5S, Giuseppe Conte: un bagno di folla soprattutto al rione Gescal ad Acerra dove è giunto nel tardo pomeriggio per supportare la candidata alla Camera all’uninominale Carmela Auriemma.
“Ci attaccano per voto scambio” per il reddito di cittadinanza “ma è una misura di protezione sociale che c’è in tutti i Paesi”, ha detto Conte quasi a voler tranquillizzare quanti gli chiedevano del futuro della misura-bandiera del Movimento Cinque Stelle. Gli avversari, Renzi in testa, parlano appunto di “voto di scambio”, della ‘tesserina gialla del reddito’ da cancellare o almeno modificare radicalmente, ma Conte non ha perso occasione per replicare che invece “in Italia siamo arrivati tardi, il reddito può servire anche a un politico che non viene eletto e rimane senza lavoro. Veramente mi fa specie che Meloni, Renzi e altri si siano intestati questa guerra contro i poveri, loro che guadagnano 500 euro al giorno. Meloni & co disprezzano chi non ha nulla, chi si trova in un momento difficile: vogliono togliergli tutto. I partiti fanno la guerra ai poveri e poi trovano in piena campagna elettorale la faccia di bronzo di votare una norma che ha alzato il tetto ai dirigenti”. Intanto mentre va avanti la campagna elettorale – la prima avviata mentre gli italiani erano sotto l’ombrellone e che ora si trovano a fare i conti con l’aumento delle bollette – l’ex premier non ha mancato di commentare quanto sta accadendo in Russia: “Credo che nessuna persona di buon senso, nessun generale che sia dentro a questa vicenda militare possa escludere oggi il rischio nucleare. Chi può garantire che non stiamo correndo questo rischio? Io non voglio fare considerazioni allarmistiche ma chiedo: chi ci può garantire che l’escalation non tocchi anche il conflitto sul piano nucleare o su altre armi, ovviamente non convenzionali?”.
A Napoli, nel popolare rione Sanità, il presidente del Movimento 5 Stelle ha parlato insieme a Roberto Fico sulle scale della chiesa sconsacrata di Sant’Aspreno ai Crociferi, davanti a circa trecento persone. Poi ha fatto un giro a piedi con il presidente della Camera e con i candidati Sergio Costa e Gilda Sportiello, con una sosta nel Caffè di Napoli, dove il proprietario Eduardo gli ha raccontato della sua denuncia di anni fa contro il racket. A Torre del Greco ha incontrato i genitori di Giovanni Guarino, un ragazzo di 19 anni accoltellato a morte da due minorenni. Poi, sulle scale della basilica della città, ha parlato alla gente che scandiva in coro “giustizia”.