Consiglieri alla gogna in un manifesto: il sindaco di Pomigliano dà mandato al legale del Comune

0
972
Il sindaco Gianluca Del Mastro
Il sindaco Gianluca Del Mastro

Reazione giudiziaria da parte del primo cittadino e della maggioranza che amministra da quasi due anni la città delle grandi fabbriche    

 

Con una delibera appena firmata il sindaco e la giunta della città di Luigi Di Maio hanno conferito all’avvocato del Comune l’incarico di dare il via ad azioni legali contro l’associazione “1799”.

L’organizzazione politica locale è accusata di “assurde diffamazioni”. Il suo leader è l’ex sindaco, Raffaele Russo, sconfitto alle elezioni comunali del 2020 e da due anni non più in municipio in quanto non riuscì a farsi eleggere come consigliere dell’assemblea cittadina. Ma l’associazione che fa capo a lui politicamente ha alzato qualche giorno fa alle stelle il livello della polemica avvelenata mettendo alla gogna pubblica sette consiglieri comunali della maggioranza composta da Insieme per Il Futuro, PD e civiche. Sette esponenti politici locali i cui nomi e i cui volti, presi dalle foto dei profili personali Facebook, sono comparsi su un manifesto affisso sui muri. Un dazebao dal titolo pesantemente allusivo: “I favori del puc ai consiglieri comunali”.

Un esplicito riferimento a presunti favori personali concessi con l’approvazione, a giugno, da parte del consiglio comunale, del nuovo piano urbanistico, lo strumento regolatore dell’edilizia che era atteso da vent’anni. Sotto il titolo del manifesto ci sono le foto, i nomi e i cognomi dei consiglieri comunali Filippo Beneduce e Antonio Toscano (Idea Pomigliano), Giuseppe Toscano (PD), Giuseppe Cantone (Nuove Generazioni), Giacomo Stringile (misto), Marianna Manna (Pomigliano 2020) e Raffaella Morra (Insieme per il Futuro). Accanto ai nomi e alle foto ci sono le didascalie che contengono le accuse, consigliere per consigliere. Poco dopo l’affissione del manifesto al curaro la giunta ha approvato la delibera con cui si autorizza il sindaco Gianluca Del Mastro “ad affidare incarico legale per presentare un esposto denuncia nei confronti del partito di opposizione “Millesettecento99” a causa di affermazioni diffamatorie, affidamento al fine di tutelare l’immagine, il decoro, l’onorabilità e la professionalità del sindaco e dell’ente”.

Il mandato legale è stato affidato allo stesso avvocato del Comune. “Non solo quel manifesto è una delezione, un attacco violento – spiega il sindaco Del Mastro – noi l’abbiamo interpretato anche come un attacco al lavoro di quest’amministrazione che dopo vent’anni ha prodotto un nuovo piano regolatore in modo totalmente trasparente. Tutti hanno collaborato, tutti hanno visto la fase di redazione del puc. C’è stato tutto il tempo per apportare correzioni”. Il primo cittadino entra nel merito della querelle. “Quelli che loro vogliono far scambiare per vantaggi – chiarisce il sindaco – il realtà in alcuni casi si sono rivelati  addirittura dei veri e propri svantaggi o comunque negli altri casi questioni del tutto irrilevanti. Inoltre al momento del voto i consiglieri sono anche usciti dall’assemblea, e soltanto per incompatibilità relative a parentele di quarto grado ! Una modalità di votazione questa – aggiunge Del Mastro – che è stata peraltro aspramente criticata dall’opposizione”. Il sindaco è amareggiato e deluso.

“Se adesso qualche frustrato della scorsa amministrazione – commenta ancora – vuole far passare la nostra trasparenza come un atto eversivo questo è un qualcosa che non possiamo accettare. Fino a quando c’è stata delazione e ci hanno calunniato in modo pesante non sono mai intervenuto ma qui si tratta dell’ onorabilità di persone che non c’entrano niente e che addirittura hanno avuto svantaggi in qualche caso. Abbiamo dato mandato all’avvocato del Comune per testimoniare la nostra indignazione”.