Cacciata dal comune di Bacoli perché indossa un bermuda

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Nella giornata di oggi 18 agosto, la cittadina Imma Barile è stata respinta dagli uffici del comune di Bacoli perché indossava un bermuda

Sconcertante la vicenda avvenuta stamattina agli uffici del comune di Bacoli.

Recatasi lì per svolgere una commissione urgente, la donna, Imma Barile, si è vista respinta perché indossava un bermuda, capo di abbigliamento vietato negli uffici, come recita un cartello affisso proprio in quel luogo.

La cittadina ha denunciato l’accaduto, esprimendo rammarico: “È stato un pugno allo stomaco, non me lo aspettavo. Avevo la mattinata libera e ho deciso di andare al Comune a sbrigare una commissione, tra l’altro urgente. Con il caldo, lo stress accumulato per cercare parcheggio, sono arrivata negli uffici comunali e l’ultima cosa che mi aspettavo era quella di essere respinta: indossavo un bermuda fin quasi al ginocchio e mi sono sentita dire che, così vestita, in Comune non potevo entrare.”

A quanto pare si tratterebbe di un regolamento comunale. Qualcuno spiega che sarebbe una decisione del sindaco Josi Gerardo Della Ragione; qualcun altro dice che questa è una regola in vigore nel comune già dal 2025.

Poco importa dato che alla donna è stato negato l’accesso agli uffici comunali e ancora non riesce a spiegarsi il perché.

Imma continua il suo racconto spiegando che in alternativa avrebbe potuto indossare pantaloni lunghi indossati precedentemente da altre persone: “Mi hanno spiegato che avrei potuto indossare dei pantaloni lunghi che avevano lì, già indossati precedentemente da chissà chi. Mi sono rifiutata categoricamente di fare una cosa così anti-igienica.”

“Ho vissuto per 20 anni al Nord e in nessuna città mi è mai capitata una cosa del genere. Potrei capire se si trattasse di una forma di decoro per i dipendenti, ma per i cittadini, che vengono lì a risolvere un problema, è una questione ridicola. Con tutti i problemi che ci sono, è assurdo concentrarsi su una idiozia del genere” ha concluso la donna.