Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Fornaro, Consigliere della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici), Responsabile del Presidio Zonale Uici della zona Vesuviana. Presidente A.S.D. Real Vesuviana e Referente e consigliere dell’Associazione Solid’Arte.
Il centro polifunzionale Liguori, struttura comunale, fu adattata per poter creare degli spazi di accoglienza per persone disabili.
Nel 2007, a seguito di una richiesta dell’Uici di poter avere una rappresentanza in zona vesuviana, allo scopo di raggiungere i disabili videolesi della provincia di Napoli con maggiore agevolezza, si insedia presso questa Struttura. Da allora l’impegno dell’associazione e dei suoi volontari costruiscono un percorso in continua ascesa di attività e percorsi di riabilitazione e sensibilizzazione tali da diventare ben presto un punto di riferimento anche per le altre associazioni operanti nel centro e per quelle nei territori limitrofi. Non di rado sono state progettate e realizzate attività ed eventi di integrazione anche tra diverse associazioni con diverse categorie di disabilità.
Nel 2007, a seguito di una richiesta dell’Uici di poter avere una rappresentanza in zona vesuviana, allo scopo di raggiungere i disabili videolesi della provincia di Napoli con maggiore agevolezza, si insedia presso questa Struttura. Da allora l’impegno dell’associazione e dei suoi volontari costruiscono un percorso in continua ascesa di attività e percorsi di riabilitazione e sensibilizzazione tali da diventare ben presto un punto di riferimento anche per le altre associazioni operanti nel centro e per quelle nei territori limitrofi. Non di rado sono state progettate e realizzate attività ed eventi di integrazione anche tra diverse associazioni con diverse categorie di disabilità.
Successivamente il centro Liguori di Sant’Anastasia fu oggetto di modifiche strutturali che videro pian piano eliminare gli spazi alle associazioni fino a relegarli in altra sede, a nome di priorità che dovevano necessariamente essere risolte anche a discapito dei disabili.
Così furono assegnati degli spazi della biblioteca comunale di Sant’Anastasia alle associazioni del centro. Spazi limitati e caotici che hanno visto morire pian piano tutte le attività di riabilitazione, integrazione ed inclusione a beneficio delle fasce deboli, in attesa che si realizzassero nuovi disegni di riassestamento finalizzati a restituire un ambiente idoneo alla categoria dei disabili e al mondo del volontariato che vi operava.
Niente di tutto questo, purtroppo, è mai avvenuto, deludendo ogni speranza e anzi, con l’avvento del covid 19, le decisioni dell’amministrazione che attualmente è chiamata a risolvere il problema delle scuole, non ha trovato altra soluzione che sfrattare i disabili fino a data da destinarsi, condannando questi ultimi a continuare un lockdown forzato.
Si fa presente che presso i locali della Biblioteca Siani di Sant’Anastasia, il 9 Aprile 2019 è stato installato il nuovo sistema tattilo-vocale che mira all’autonomia, alla mobilità e alla fruizione autonoma negli spazi da parte delle persone con disabilità visiva. Questo sistema di linguaggio tattilo-vocale LOGES-VET-Evolution (LVE) di ultima generazione è stato fortemente voluto anche dai soci disabili visivi che frequentano il Presidio Uici, affinché potessero sentirsi più sicuri e autonomi all’interno dei locali, spostandosi autonomamente (toilette, ufficio, sala attività, uscita). I soci si sono sottoposti a numerose esercitazioni per imparare ad utilizzare il percorso Loges con l’ottima riuscita da parte di tutti; questo ha conferito loro la piena autonomia negli spostamenti all’interno dei locali della Biblioteca e, pertanto, si può facilmente comprendere che un posto nuovo estirperebbe l’autonomia raggiunta dai nostri soci col sopraggiungere di sentimenti di frustrazione e delusione, e non vorrei che ciò accadesse perché, a dirla tutta, ho investito 20 anni della mia vita (e continuo a farlo) per evitare ai minorati visivi situazioni di avvilimento, impegnandomi affinché possano diventare autonomi ed indipendenti!
A conclusione di questa breve panoramica delle vicende che hanno coinvolto le associazioni del centro funzionale Liguori, chiediamo a gran forza che non siano dimenticate le persone con handicap e che si comprenda che non può ritenersi una soluzione penalizzare una categoria debole per tutelarne un’altra. Si chiede quindi che con immediatezza si tutelino spazi adeguati, idonei ai bisogni di persone diversamente abili che possano continuare le attività, e percorsi di riabilitazione e formazione che permettano l’integrazione di questi ultimi nella Società moderna.