NOLA – Incendiata nella notte l’auto del sindaco di Nola, Carlo Bonauro, che è un magistrato, nel cortile della villetta di sua proprietà. Secondo quanto si è appreso, le fiamme hanno distrutto anche uno scooter ed hanno lambito il primo piano dell’abitazione, dove risiede la sorella del primo cittadino insieme con i tre figli di lei. Sul posto Polizia e Dda. L’incendio non è il primo ai danni di un amministratore comunale di Nola. Nei mesi scorsi ad essere avvolta dalle fiamme anche l’auto di Erasmo Scotti, consigliere comunale delegato per la frazione di Polvica.
«La mia più sincera e affettuosa solidarietà al sindaco di Nola, l’amico Carlo Buonauro, per il vile attentato subito stanotte ad opera di delinquenti» afferma la Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto, Valeria Ciarambino.
«Quanto accaduto poteva essere una strage – aggiunge – Questi criminali hanno dato alle fiamme la sua autovettura e il suo scooter fermi all’interno della propria abitazione e in prossimità a bombole di gas. In casa il sindaco e i suoi familiari, bambini compresi, e se le fiamme si fossero propagate un vigliacco atto minaccioso si sarebbe trasformato in una vera e propria strage. Ho telefonato a Carlo Buonauro, molto provato, – spiega ancora la Ciarambino – per esprimergli la mia vicinanza umana e istituzionale, invitandolo a continuare con determinazione nel suo prezioso lavoro che, proprio perché svolto in maniera onesta e specchiata, evidentemente sta disturbando frange isolate di delinquenti e criminali. Mi auguro che le forze dell’ordine identifichino al più presto questi sciacalli e che vengano assicurati alla giustizia» ha concluso Ciarambino.
Solidarietà al sindaco Carlo Buonauro anche dall’ordine degli avvocati di Nola:
“Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avv. Arturo Rianna, a nome anche del Consiglio, esprime profonda e sincera vicinanza e solidarietà al
dott. Carlo Buonauro, Sindaco di Nola,
e alla sua famiglia, per il grave e vile attentato subito durante la notte e auspica che, quanto prima, le Autorità competenti assicurino alla Giustizia i responsabili”.