UN PROGETTO CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA A NAPOLI

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    “Chance” nasce per integrare quei ragazzi che erano fuori da tutti i percorsi di formazione e per evitare che, da esclusi sociali, contribuissero al degrado della vita della comunità.

    Dobbiamo, forse, partire dalla motivazione che spinse, oltre un decennio fa, gli ideatori del Progetto a dare corpo alla constatazione che, nonostante i notevoli cambiamenti del modo di essere e di lavorare di larga parte della scuola, il fenomeno della dispersione scolastica era e continuava ad essere una realtà drammatica. Inoltre la riflessione proseguiva sull”analisi che tutti i drop aut della scuola presto o tardi diventassero esclusi sociali e che, infine, contribuissero al degrado della vita della comunità.
    Non si è quindi posto come un”alternativa alla scuola , bensì come un dispositivo integrativo pensato per quanti già erano “fuori” da qualsivoglia percorso di formazione.

    Si è quindi, sempre più chiaramente definito nel corso degli anni, come una “scuola della seconda occasione”, in linea con quanto espresso dall”Unione Europea e la Convenzione di New York sui diritti dell”Infanzia.
    Così, in collaborazione con i servizi sociali, gli operatori del Progetto hanno incontrato centinaia e centinaia di ragazzi inadempienti dimenticati dalle scuole della prima occasione che si sono mostrati disponibili a un nuovo patto, insieme ai loro genitori,che si sono sentiti accolti senza pregiudizio e senza condanna.

    Il percorso Chance, infatti, ha uno dei suoi principali fondamenti nella relazione educativa interpersonale che gioca una decisiva partita per la sua buona riuscita del percorso stesso.
    Per lunghi anni a fatica il piccolo esercito di quanti ha gravitato intorno al progetto per la sua realizzazione e manutenzione si sono dovuti scontrare con i ritardi con cui sono stati distaccati ed utilizzati i docenti: ciò ha comportato di anno in anno sempre maggiori difficoltà e spesso un “interruzione del contatto educativo con i ragazzi “ri_agganciati” dal Progetto.
    Ciò aveva trovato una sorta di stabilità offerta dal Comune di Napoli nell” attribuire una sede stabile al Progetto presso l”IPIA di Ponticelli con le risorse necessarie per la sua attuazione. Il MIUR , a sua volta aveva garantito le risorse necessarie, 30 docenti, nella forma stabile di posti in organico della “sezione staccata” denominata “Chance – scuola della seconda occasione”.

    Tra modifiche di organico, difficoltà apporti di nuovi docenti, il Progetto è cresciuto e si è evoluto in vario modo cercando sempre di mantenere vivo il suo spirito che lo aveva visto nascere, ma i gli eventi più recenti gli hanno inferto significativi sconvolgimenti su cui in questi giorni, con non poca preoccupazione si è discusso.
    Il Progetto ha mantenuto la costante di essere formato da un gruppo di professionisti che, progettando percorsi di cittadinanza attiva, attuano processi di crescita e di sviluppo per giovani in possesso di significative competenze informali, che, se ben orientate, possono far sì che si realizzi il passaggio dall”informalità alla formalità.
    Ora, il Progetto Chance si appresta a estendersi a ben 13 scuole di Napoli e Provincia, ciascuna delle quali formulerà uno specifico progetto e lo gestirà in completa autonomia. Per il buon prosieguo del lavoro fin qui svolto, e soprattutto per conservare il patrimonio metodologico acquisito, è necessario che i nuovi docenti e operatori che entrano in gioco possano condividere con quanti l”hanno svolto in precedenza un percorso comune e condiviso, anche al fine di fronteggiare stati emozionali destabilizzati e le carenze strutturali ed organizzative che inevitabilmente si incontrano in realtà sociali emarginate.
    (Fonte foto: maestridistrada.blogspot.com)

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