Il momento degli scrutini finali a scuola, dei “quadri”, accende un faro su ciascun alunno, che diventa protagonista in ogni caso. Per altri, invece, è già tempo di esami di maturità.
Di Annamaria Franzoni
Da sempre per un”innumerevole schiera di studenti il giorno dell”affissione degli scrutini finali costituisce una linea di demarcazione tra uno stato d”animo e un”inattesa condizione del nostro essere: per quanto ogni allievo sia stato presente alla propria storia giorno dopo giorno, durante l”intero anno scolastico, quest “ultimo troppo spesso tende a sfuggire rapidamente, senza dare il tempo all”allievo di realizzare quel recupero che per tanti fatidici lunedì si era riproposto di realizzare .
All”improvviso, infatti, l”anno è terminato e bisogna fare i conti non solo con i risultati, ma con un intera società, che ad un certo punto sembra mettere in ombra i tanti problemi della pace nel mondo, delle guerre o dei problemi di stabilità del governo, per concentrarsi solo su di te e di quale sia stato l”esito scolastico raggiunto da te, meravigliandosi del perchè e del come tu non ce l”abbia fatta ad essere ammesso alla classe successiva o abbia conseguito la sospensione del giudizio che ti lascia sul filo fino a settembre.
Non solo i genitori, il che naturalmente è lecito, ma nonni, zii, vicini di casa e persino la signora del sesto piano di cui ignori anche il nome, ti chiedono come sia andata.
Lo scorso anno tutto era andato bene e nessuno ti aveva chiesto niente. Ma è una congiura?
Assolutamente no. È pur vero che intanto stai male e nessuno è in grado di aiutarti in questo tremendo momento di disagio!
Ciò avviene a quanti hanno già conosciuto il verdetto finale, mentre in questo istante sono numerosissimi quelli che stanno vivendo quel passaggio epocale della propria esistenza che è “l”esame di maturità”, che lascia un segno nella nostra vita e che con il passare del tempo perde tutte le connotazioni negative dell”ansia, della paura, della tensione e lascia la tenerezza di momenti splendidi che appartengono alla nostra memoria storica , alla nostra crescita , al nostro essere adulti.
In bocca al lupo a quanti vivono in questi giorni la fatidica “notte prima degli esami”.