GLI ADOLESCENTI LEGGONO POCO E SCRIVONO ANCORA MENO

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    Incontro tra gli alunni del “Mercalli” di Napoli con docenti che operano nel carcere femminile di Pozzuoli. L”esperienza di un”ex detenuta che ha partecipato all”officina di scrittura permanente attiva nella scuola del carcere…

    La lettura costituisce, oggi, nella vita dell’adolescente troppo spesso un obbligo al quale assolvere nel più breve tempo possibile per poter tornare ad immergersi nell’affascinante mondo on line.
    Inoltre, nelle chiacchierate con i ragazzi “a proposito di lettura….” riscontro sempre più frequentemente, devo ammettere con grande meraviglia e rammarico, che nel patrimonio dei ricordi della loro infanzia spesso manca l’immagine del genitore, mamma o papà che sia, che abbia letto, inventato o reinventato la favola prima che si addormentassero.

    Come se ciò non bastasse anche la nonna, un tempo particolarmente dedita alla funzione di raccontare storie e fiabe, tanto da essere rappresentata spesso sulla classica sedia a dondolo o con il libro tra le mani, oggi si identifica con una donna sempre più impegnata o nel mondo del lavoro oppure del sociale, dal volontariato al cineforum, al teatro al burraco e sempre meno disponibile a trascorrere lunghi pomeriggi in casa con il nipotino.

    Gioca infatti, a mio parere, un ruolo fondamentale l’ambiente nel quale vive il nostro giovane potenziale lettore: un contesto stimolante, una casa e una famiglia in cui circolino libri e giornali in grande quantità, in cui ci sia l’abitudine a frequentare insieme ai ragazzi librerie che diventano sempre più luoghi di incontro e confronto, la possibilità di ascoltare esempi di lettori esperti, incide certamente in maniera positiva, suscitando interesse e sana motivazione alla lettura.
    Il buon lettore, infatti, è in grado di prendere coscienza di tale risorsa e imparare ad usarla come stimolo alla scrittura, abilità anch’essa sempre più relegata ad obbligo e non a strumento capace di percorrere infinite vie per raggiungere i più arditi obiettivi.

    I ragazzi della II B e della II G, del Liceo Mercalli di Napoli, che nel corso di quest’anno scolastico hanno sperimentato laboratori di lettura e di scrittura creativa “raccontando e raccontandosi”, sotto la guida dei loro docenti, hanno incontrato un gruppo di insegnanti del corso EDA-SMS G.Diano di Pozzuoli, operante nella Casa Circondariale Femminile, che hanno presentato l’esperienza dell’ Officina di Scrittura Permanente “La Sacca Iriconda” che dal 1997 è attiva nel corso di Scuola Media presso l’Istituto carcerario.

    L’evento è stato caratterizzato dalla presenza in aula di una donna ex detenuta, la Signora Antonella Della Magna, che ha raccontato come l’esperienza di crescita culturale prodotta durante i suoi sei anni di detenzione le abbiano dato la possibilità di ridefinire se stessa come persona “libera”, colmando vuoti, acquisendo e riorganizzando saperi, nutrita di un’energia che nemmeno sapeva di possedere. La proiezione di un cortometraggio girato in carcere, infine, ha permesso ai ragazzi di entrare, per una manciata di minuti, nella realtà carceraria attraverso le immagini delle molteplici attività che la scuola ha realizzato e realizza.

    Al termine, le docenti, Angela Cicala, Fausta Minale, Fausta Apa, Maria D’Emilio, Marialuisa Martorelli, dopo aver letto ai giovani adolescenti, silenziosi e partecipi, le poesie prodotte nell’ambito del loro laboratorio dalle donne detenute, sono state a disposizione dei ragazzi, per rispondere a domande e soddisfare curiosità.

    Per ragazzi adolescenti e giovani studenti, alle prese con un lavoro di costruzione del sé, in perenne conflitto fra un disarmonico sentire e la ricerca affannosa della direzione giusta verso cui volgere lo sguardo, in un contesto storico e politico, come questo contemporaneo, di ripiegamento ed esasperato individualismo, conoscere un’esperienza di scoperta della scrittura come itinerario di trasformazione interiore così straordinariamente coinvolgente, è stata un’occasione in più di crescita, una spinta in più a sperimentare linguaggi espressivi alternativi, un pretesto per leggere una pagina della storia del nostro territorio sconosciuta e dimenticata.
    Un contributo, uno scambio un incontro: protagoniste le parole e la poesia.
    (Fonte foto: Rete Internet)

    OSSERVATORIO ADOLESCENTI