Per la 54esima edizione della “Giornata Nazionale del Cieco”, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha rappresentato la commedia “Avendo potendo pagando” di Di Maio e Taranto, per la regia di Bruno Mirabile.
Avendo, potendo, pagando: tre gerundi nei quali si racchiude uno degli aspetti della filosofia del popolo napoletano ovvero "se li avessi, se potessi ti pagherei", tre gerundi che insieme danno anche il titolo di una commedia scritta a quattro mani da Gaetano Di Maio e Nino Taranto.
E proprio questa rappresentazione teatrale è stata portata in scena al Museo Archeologico Virtuale di Ercolano ieri, sabato 12 gennaio 2013 (con replica questa sera, ore 18.30) dalla Compagnia filodrammatica Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti diretta da Bruno Mirabile, regista e adattatore della commedia, e composta da attori non vedenti, ipovedenti e amici dell’Unione che ancora una volta hanno fatto divertire il pubblico presente in sala e registrare il tutto esaurito. Briosi ed allegri gli interpreti della messinscena che narra la storia di una famiglia napoletana, formata da Michele Assante, che vive di espedienti, dalla moglie Lucia e dal fratello Nicolino, ritardato mentale.
Per una serie di vicissitudini, in casa Assante ruotano una serie di personaggi che rendono la trama sferzante e dove si arriverà ad un finale intenso tramite un tragitto pieno di comicità e di colpi di scena laddove viene messa in risalto la lealtà, l’onestà e la bontà del cuore napoletano. Le rappresentanze di Ercolano e Portici dell’U.I.C.I. hanno organizzato questo spettacolo nell’ambito delle celebrazioni della 54esima Giornata Nazionale del Cieco, con il patrocinio dei rispettivi Enti comunali di riferimento. L’intero incasso verrà poi utilizzato per finanziare le attività dell’associazione. Bravissimi gli attori che diretti da Bruno Mirabile hanno strappato applausi e fragorose risate al pubblico.
Particolare non di poco conto è che chi non conosce i singoli attori, non riuscirebbe mai ad individuare chi tra essi ha disagi visivi. Da qui il messaggio che nulla è impossibile, che basta capire quali sono i propri limiti per cercare di superarli, che se anche si ha un handicap si può svolgere qualsiasi attività e lo si può fare nel migliore dei modi; del resto il leitmotiv della Compagnia è «il vostro sorriso è la nostra luce», per l’appunto. Presenti tra il pubblico assessori e consiglieri delle amministrazioni comunali che hanno patrocinato l’evento ed il consigliere regionale della Campania Topo.
A fare gli onori di casa è stato il consigliere provinciale e vicepresidente U.I.C.I. di Napoli Mario Mirabile che oltre a presentare lo spettacolo ha lodato il proficuo dialogo avviato tra le due Unioni con le amministrazioni di Portici ed Ercolano e subito dopo la commedia, sono stati invitati a salire sul palco i responsabili U.I.C.I. delle due città vesuviane, Antonella Improta e Matteo Cefariello (uno degli attori della Compagnia). Cefariello oltre a ringraziare la presenza delle due amministrazioni ha chiosato: «Noi non vedenti possiamo fare tutto ma siamo lo stesso svantaggiati perché abbiamo un handicap. Quando organizziamo eventi come cene e bar al buio, oppure spettacoli teatrali, per noi sono una terapia. Per questo pretendiamo l’aiuto dei politici e se questi non ce la fanno possono benissimo starsene a casa».
Il sindaco della città degli scavi Vincenzo Strazzullo e l’ex primo cittadino porticese Vincenzo Cuomo dal loro canto hanno ribadito la vicinanza delle istituzioni alle rappresentanze U.I.C.I. così come accade ormai da diverso tempo. La Compagnia replicherà lo spettacolo il 10 febbraio a Scafati.