#32 – Quando la maturità del gruppo pone rimedio all’immaturità del singolo

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Il Castelleni non è più quello di una volta, anche perché il Napoli non è più la squadra del passato. Il Napoli è squadra camaleontica, che quando non riesce a sfondare con il gioco, mina le certezze avversarie dai calci da fermo. Prima Ismajli fa il più classico degli autoreti su passaggio fendente di Zielinski.

Il raddoppio avviene grazie allo schema che mette Kvara nella posizione di calciare in diagonale verso la porta, Vicario la ribatte proprio sui piedi di Osimhen, che approfitta. Sembra finita, ma nella ripresa Mario Rui si fa espellere per reazione scomposta, e lascia in 10 i compagni. Ma sarà un gesto di immaturità al quale i compagni porranno rimedio con maturità, equilibrio e concretezza. Un po’ di cambi, il jolly Elmas dentro, e la partita si indirizza senza alcuna preoccupazione fino alla fine. Bravi gli azzurri a non subire il colpo, a reggere la partita tanto in 11 quanto in 10, a proporsi in fase offensiva anche in 10 (con Simeone e Gaetano). Ennesima vittoria. E sono altri 3 punti.

Ennesima prova di maturità di un gruppo che non si ferma davanti a nulla, nemmeno dopo un’espulsione. Il Napoli vola, e l’Inter inciampa e si fa raggiungere dai cugini milanisti. I punti dalla seconda diventano 18, e le speranze per gli strisciati e tutti gli altri si affievoliscono.