NAPOLI – Terremoto negli uffici di Palazzo Santa Lucia: Giovanni Savastano, per tutti Nino, consigliere regionale della Campania e già assessore alle Politiche Sociali al Comune di Salerno, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno. Stessa misura è stata applicata anche per Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune di Salerno.
In carcere, invece, è finito Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale nonché gestore di fatto di diverse altre cooperative che avevano in gestione la manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio del Comune di Salerno. Per altre sette persone è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Salerno: si tratta degli imprenditori di fatto titolari delle cooperative.
Gli indagati (29 nel complesso) sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti l’aggiudicazione dei predetti appalti. A Savastano e Zoccola, inoltre, viene contestato il reato di corruzione elettorale.
Savastano, 62 anni, era stato eletto a Palazzo Santa Lucia in occasione delle scorse elezioni regionali. Candidato nella lista civica Campania Libera – a sostegno del governatore Vincenzo De Luca alle elezioni regionali – era risultato il più votato con 16.569 preferenze nella circoscrizione di Salerno. Nel 2016 era stato rieletto al Comune di Salerno, risultando il più votato in città con 2371 preferenze. Politico da sempre vicino al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha ricoperto l’incarico di assessore in diverse legislature. Oggi è finito agli arresti domiciliari. Tra le varie accuse ipotizzate dalla Procura della Repubblica di Salerno, c’è anche un’ipotesi di corruzione elettorale.