Il professore Luciano Esposito ci ha lasciato stamane nella sua residenza estiva a Castellabate, che tanto amava. Lascia la moglie Celestina e due figli. Il cordoglio del paese.
Luciano Esposito nasce in Somma Vesuviana a metà del secolo scorso. Era il figlio di don Alfonso il barista, instancabile lavoratore nel bar del cinema Arlecchino e nel bar-chalet di proprietà del Signor Vincenzo De Vita sito in Piazza Vittorio Emanuele III, dove attualmente è collocata la statua di Padre Pio.
La sua vita è caratterizzata da un intreccio stretto tra scuola, politica ed istituzioni. Insegnante elementare e docente di storia e filosofia; consigliere comunale del proprio Paese e consigliere della Provincia di Napoli. Impegnato negli organismi direttivi della federazione comunista napoletana e nelle associazioni istituzionali (Direzione nazionale della Lega delle Autonomie locali ed Ufficio di Presidenza nazionale dell’Unione delle Province italiane). Sostenitore della svolta di Occhetto, ha aderito a tutti i successivi cambiamenti di denominazione del Partito fino alla nascita del PD. Ha pubblicato numerosi libri tra cui: Rossi vesuviani (1919-1924 verbali inediti di una sezione socialista del mezzogiorno d’Italia); La Somma di voti ed ex voti 1946-2006 (storia elettorale di una comunità meridionale).