Prendono il via le Conferenze di servizio convocate dall’Assessorato alla Scuola del comune di Napoli in vista della ripartenza di settembre. Come previsto dal Piano scuola, l’Assessore Annamaria Palmieri ha coinvolto tutti i dirigenti tecnici e dirigenti scolastici della città e l’Ufficio Scolastico Regionale per analizzare in modo puntuale le criticità, raccogliere le istanze con riferimento a edilizia e spazi, e individuare in modo condiviso le soluzioni.
“Abbiamo scelto di articolare le Conferenze di servizio per municipalità, dopo avere eseguito una prima mappatura scuola per scuola, considerando che il decentramento amministrativo assegna un ruolo cardine in tema di edilizia scolastica a chi come i Presidenti, le Direzioni e i Consigli municipali si trova a gestire da vicino interventi e risorse dei territori. – evidenzia Palmieri – Nel frattempo il Servizio tecnico scuole sta rispondendo all’avviso PON con cui finalmente, dopo grande pressione dell’ANCI e dell’UPI in Cabina di regia, il Ministero si è deciso a stanziare risorse per i Comuni: si tratta di 330 milioni per tutta Italia che ovviamente – come i 331 milioni che sono stati destinati direttamente alle istituzioni scolastiche- non basteranno a rispondere a tutte le necessità, ma sono un inizio: al Comune dovrebbero arrivare circa 2 milioni di euro e riteniamo sia giusto decidere in modo partecipativo, insieme alle scuole, su quali priorità indirizzarle”.
Le Conferenze di servizio previste dal Piano scuola proseguiranno per definire al meglio anche i Patti territoriali di comunità, che tengano insieme Comune, scuole, enti pubblici e privati, associazioni e civismo attivo per favorire nel nuovo anno l’integrazione e l’arricchimento dell’attività educativa e formativa e l’attenzione alle fragilità. I Patti sono stati già anticipati da incontri divisi per gruppi di scuole e associazioni che si sono svolti nei giorni scorsi, voluti dall’assessorato per programmare al meglio anche gli interventi di contrasto alla dispersione scolastica e alla disuguaglianza generata o amplificata durante il lockdown.