Ottaviano, l’assessore allo Sport vs il presidente di Legambiente: si parla ancora dello Slalom

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L’assessore Biagio Simonetti

Il Ministero chiede verifiche sulla salute della fauna e sullo stato dell’ambiente dopo la gara automobilistica di fine settembre, i carabinieri forestali procedono al controllo, non si è ancora sanata la querelle che ha visto Comune di Ottaviano e Parco del Vesuvio in frizione per il mancato nullaosta (mai chiesto) in merito alla gara automobilistica “Città di Ottaviano” e intanto l’assessore allo sport, Biagio Simonetti, promette che lo slalom avrà anche l’edizione 2020 e replica a distanza alla presidente di Legambiente che aveva duramente criticato l’evento: “Cita normative che dicono tutt’altro meno quel che si vuole far intendere, ma intanto -quando era nel direttivo di Gal Vesuvio Verde non ha mai partecipato ad una riunione”.

Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania

E Mariateresa Imparato, numero uno di Legambiente Campania replica: “Una situazione assurda, io dal Gal mi sono dimessa e non vedo cosa c’entri con l’aver consentito una corsa di automobili in piena area protetta e per di più nella settimana in cui giovani di tutto il pianeta scendevano in piazza per chiedere un mondo migliore”. 

Gara automobilistica Città di Ottaviano: dopo un mese è ancora polemica. Di fatto l’intera Valle delle Delizie, area in cui si è tenuta la gara automobilistica ricade non solo nel territorio del Parco ma attraversa pure un’are Sic (sito di importanza comunitaria) ed un’area Zps (zona di protezione speciale), tutti «vincoli» che avrebbero richiesto una propedeutica procedura chiamata «Valutazione di Incidenza», per accertarsi che l’evento non potesse arrecare danni all’ambiente e disturbare le specie protette, per lo più volatili. Tant’è che dieci giorni fa il ministero dell’ambiente ha chiesto al comune una dettagliata relazione che provi come l’evento si sia svolto nel rispetto delle direttive comunitarie e come mai non si sia proceduto ad acquisire il nullaosta dell’ente Parco. Il ministero ha interessato anche i carabinieri forestali per le dovute verifiche. «Verifiche che sono state puntualmente fatte – dice l’assessore Simonetti – e i risultati ci dicono che non è stata danneggiata alcuna specie protetta, né animale, né vegetale». Ma nonostante tutto sembra chiaro che gli strascichi di una manifestazione che ha contribuito non poco ad una sorta di annunciato battibecco istituzionale, debbano durare ancora a lungo. Tra Comune e Parco, giacché dal municipio ancora sostengono che del nullaosta dell’ente non avessero bisogno, ma anche tra comune e Legambiente Campania, la cui presidente, Mariateresa Imparato aveva firmato prima ancora della gara una dura missiva, sottolineando come il regolamento del Parco vietasse manifestazioni del genere proprio per gli impatti negativi sul patrimonio faunistico. «Ciascuno cita le leggi che vuole, ma in questo caso avranno tutti letto male – dice Simonetti – perché il regolamento del Parco parla di “opere” non di eventi e ribadisco che non avevamo bisogno di alcun nullaosta. Mi preme in questo caso sottolineare l’intervento di Legambiente Campania la cui presidente, invece di citare normative che dicono tutt’altro, bene avrebbe fatto per esempio, nel periodo in cui ha accettato la nomina nel direttivo del Gal (gruppo di azione locale) Vesuvio Verde a presenziare almeno una volta, invece non si è degnata di partecipare ad una sola riunione». Mariateresa Imparato, difatti, alle riunioni del Gal, consorzio che riunisce soggetti pubblici – tra cui molti comuni del Parco, soggetti privati e della società civile tra cui Legambiente, non ci è mai andata. «Certo, mi sono dimessa lasciando spazio a chi poteva essere presente – dice la presidente di Legambiente Campania – ma se l’idea di sviluppo del territorio è la stessa che ho potuto constatare a Ottaviano, con una gara automobilistica negli stessi giorni in cui migliaia di giovani scendevano in piazza per il Global Climate Strike chiedendoci una visione diversa del mondo, magari ho fatto bene a non andarci. In ogni caso questa situazione, con motori che rombano in piena area protetta, ha dell’assurdo». Gli strascichi di polemica sullo slalom di fine settembre scors dunque ancora durano, in primis perché nonostante la frattura tra Parco Vesuvio e comune di Ottaviano, nonostante la posizione di Legambiente, la richiesta di verifica del Ministero e quant’altro, l’assessore agli eventi della giunta Capasso, Biagio Simonetti, promette che l’edizione 2020 sarà organizzata certamente e lo sarà ancora più in grande: «Si può sempre migliorare».