Nola, Gianni Punzo lascia il timone del Cis

0
2562

Dopo 40 anni il cavaliere del lavoro Gianni Punzo, 80 anni a maggio, lascia il timone del Cis di Nola. Con una lettera di poche righe inviata all’assemblea, Punzo ha fatto sapere di ritenere compiuto il suo lavoro anche in relazione al processo di ristrutturazione della società e ha annunciato un passo indietro per fare spazio a nuove energie.

Le assemblee dei soci di Cis spa e Interporto Campano spa annunciano, infatti, la nomina dei nuovi rispettivi consigli di amministrazione, «nell’ambito dell’implementazione dell’accordo di ristrutturazione in corso» come rileva una nota. In seguito all’approvazione dell’organo assembleare, Interporto Campano ha integrato il cda con due nuovi componenti e confermato l’attribuzione del ruolo di amministratore delegato a Sergio Iasi. Il cda di Interporto Campano risulta composto da Giovanni Punzo (presidente), Sergio Iasi (ad), Fabrizio Mannato, Marco Rey, Giuseppe Calcagni, Giuseppe Maiello, Fabio Giordano, Roberto Giordano, Ferdinando Grimaldi, Aldo Campagnola e Pietro Garibaldo Boiardi. Il Collegio sindacale, a sua volta, risulta composto dal prof. Riccardo Viganò (presidente) e da Aurelio Fedele e Leonardo Quagliata, sindaci effettivi. L’assemblea di Cis spa ha deliberato la nomina del nuovo cda che risulta composto da Sergio Iasi, Aldo Campagnola e Pietro Garibaldo Boiardi, Ciro Cozzolino, Francesco de Masi, Ferdinando Grimaldi, Gerardo Imparato, Fabrizio Mannato, Francesco Tripodi. Del collegio sindacale fanno parte Aurelio Fedele, presidente, Achille Giordano, Leonardo Quagliata. Il cda del Cis si riunirà nei prossimi giorni per la nomina, al suo interno, del presidente e l’attribuzione delle deleghe operative a Iasi, come già previsto dall’accordo di ristrutturazione firmato con le banche. «L’assemblea di Cis spa ha preso atto dell’indisponibilità del cav. Giovanni Punzo a ricoprire nuovamente incarichi istituzionali nella società, ed esprime un sentito ringraziamento per la lunga opera svolta alla guida della società e per il positivo ruolo svolto nel complesso processo di ristrutturazione» – conclude la nota.