Battuta, 6 punti e set per il Napoli. La particolarità del risultato non può che farmi titolare col più banale e ritrito riferimento sportivo, quello al tennis. Il risultato è tanto tondo quanto bugiardo. Bugiardo non per la prestazione schiacciante del Napoli, ma per la resistenza quasi assente degli avversari. I genoani reggono per un tempo, nonostante il gol iniziale di Lozano, ma poi crollano al raddoppio di Zielinski nella ripresa. Al gol a la Callejon di Lozano, segue quello di Zielinski, iniziato proprio grazie ad una lunga sgroppata del polacco, completano il tutto i gol di Mertens, Elmas, il bel fendente a giro di Politano e il secondo gol di Lozano.
Nonostante questa partita non misuri pienamente le capacità e le potenzialità di questo Napoli, ci conforta sullo stato mentale, fisico e tattico della squadra. In altre situazioni, il Napoli ha perso le partite semplici. Oggi dimostra di poter schierare il 4231 con un certo tipo di squadre, e chissà, vedremo se potrà diventare una regola invece di un’alternativa. Il Napoli non è perfetto, concede qualcosa nel primo tempo, ma quando riesce a cambiare marcia, tra scambi stretti e tacchi in mezzo all’area, è sconvolgente. Lozano è un uomo nuovo, dal canto suo Osimhen, pur non segnando, è presenza intelligente e decisa in mezzo all’area, che scambia con i compagni e dà quel riferimento che spesso è mancato.
Il Napoli inizia nel migliore dei modi, 8 reti in 2 partite, ma ora si accinge alle vere prove, con Juventus e Atalanta, con le quali dovremo dimenticare i risultati tennistici. Ma per ora e per qualche giorno può bastare “battuta, 6 punti e set per il Napoli”.