Marigliano, hackerato il sito istituzionale del Comune: apprensione a poche ore dalle elezioni

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Un attacco hacker è stato compiuto ai danni del sito istituzionale del Comune di Marigliano: da alcuni giorni, infatti, è impossibile caricare le pagine e accedere al portale della pubblica amministrazione cittadina. Questa mattina abbiamo scoperto che il municipio, guidato in queste settimane dal commissario prefettizio Roberto Esposito, è vittima di un cosiddetto “ransomware”: si tratta di un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione.

Inizialmente diffusi in Russia, gli attacchi con ransomware sono ora perpetrati in tutto il mondo: alcune forme di questa tipologia di malware bloccano il sistema e intimano l’utente a pagare per sbloccare il sistema, altri invece cifrano i file dell’utente chiedendo di pagare per riportare i file cifrati in chiaro.
Gravissimi i disagi per la casa comunale se si pensa che tra 48 ore avrà luogo l’election day che chiama in causa i cittadini elettori per ben tre voti: comunali, regionali e referendum.

Tuttavia, come ci fa sapere il responsabile del settore I (Informatica), dott. Guglielmo Albano, la situazione è sotto controllo e per fortuna le autorità hanno a disposizione un ulteriore portale cloud di servizi online che potrà sopperire nell’attesa di una risoluzione. A quanto pare, grazie a questa piattaforma i risultati dello spoglio elettorale potranno essere trasmessi in tempo reale alla Prefettura, senza rischi per il buon esito delle urne. Nel frattempo il Comune ha sporto denuncia alla Polizia Postale: un atto dovuto considerando la grave interruzione di servizio che dura ormai da giorni.

Secondo una recente indagine di Kaspersky (leader mondiale nella cybersecurity), il 2019 è stato l’anno degli attacchi ransomware rivolti ai Comuni. Durante l’ultimo anno, infatti, i ricercatori di Kaspersky hanno rilevato che almeno 174 istituzioni comunali e oltre 3.000 organizzazioni collegate, sono state prese di mira da questo tipo di malware, con un aumento del 60% rispetto al 2018. Mentre le richieste di riscatto dei criminali informatici raggiungono talvolta fino a 5 milioni di dollari, le stime relative ai danni subiti e al costo effettivo degli attacchi sono decisamente più elevate: “Va tenuto in considerazione che nel momento in cui un Comune subisce un attacco, l’intera infrastruttura viene compromessa ed è necessario richiedere un’indagine sugli incidenti e un audit approfondito. Ciò comporta inevitabilmente costi aggiuntivi che si vanno a sommare a quelli richiesti per il riscatto. Allo stesso tempo, dalle nostre indagini è emerso che, la tendenza dei Comuni a pagare il riscatto è giustificata dalla stipula di assicurazioni che coprono il costo dei rischi informatici o da budget precedentemente allocati per i servizi di incident response. Per evitare questi attacchi però, il migliore approccio consiste nell’investire in misure proattive: soluzioni di sicurezza e di backup collaudate e regolari controlli di sicurezza”.

Intanto il Comune è preso d’assalto da tanti cittadini alle prese con il rinnovo all’ultimo momento della tessera elettorale (un grande classico): purtroppo, per l’occasione non sono stati ripensati gli spazi comunali al piano terra e l’ufficio elettorale, che conta al momento un solo dipendente operativo, non riesce a garantire una procedura burocratica celere, tant’è che la fila in piazza Municipio questa mattina, sotto un sole cocente, era notevole e per questo molti hanno rinunciato. Un arrendersi all’evidenza di un sistema che non garantisce i diritti (e non agevola i doveri) dei cittadini, in barba all’articolo 48 della Costituzione.