Sono stati affissi in diverse zone della città i manifesti con cui l’opposizione attacca duramente l’amministrazione guidata dal sindaco Carpino: oggetto della polemica è l’aumento della TARI, la tassa relativa alla gestione dei rifiuti, che sarebbe scattato a causa dell’inopinata assunzione di 19 nuovi netturbini, almeno stando alle accuse riportate sul manifesto, firmato da 9 dei consiglieri seduti tra i banchi dell’opposizione: tutti tranne Francesco Tramontano.
Secondo i firmatari del documento esposto nelle ultime ore lungo le strade di Marigliano, approfittando della confusione generata dalla recente emergenza pandemica l’amministrazione comunale avrebbe concretizzato l’assunzione di ulteriori risorse umane per la nettezza urbana: 19 persone che i politici di maggioranza si sarebbero “spartiti”, garantendo loro l’inserimento tra le fila della ditta che si occupa di igiene urbana per il comune. Una assunzione sconsiderata che, stando alle cifre riportate sul manifesto, costerebbe ai cittadini ben 684.096 euro in più, tutti caricati sulle future bollette della TARI, appunto: “[…] Tranquilli non li pagheremo subito! Altrimenti con quale faccia potrebbero bussare alle vostre porte? Li inizieremo a pagare a partire dal triennio 2021 – 2023 e si andranno a sommare ai già previsti aumenti della TARI”, scrivono i consiglieri.
In effetti, nel più recente piano industriale del servizio di igiene urbana, alla voce “Costo annuo per operatore e per livello” c’è traccia di queste 19 unità, tutte con contratto part-time a tempo indeterminato, per una spesa complessiva di 370.949,51 euro annui, che contribuiscono a una spesa totale per il personale che ammonta a oltre due milioni di euro.
Ai contenuti del manifesto replica il sindaco Antonio Carpino, da noi interpellato per l’occasione, il quale ci tiene a sottolineare alcuni aspetti della vicenda: “È iniziata la campagna elettorale e l’opposizione riprende argomenti vecchi per provare a sminuire i risultati raggiunti dall’amministrazione, che in quattro anni ha ridotto (in media) la TARI del 32% per le utenze non domestiche e del 5% per le utenze domestiche. È vero che è previsto un aumento del costo complessivo, ma questo viene quasi interamente compensato grazie alla lotta all’evasione e a una politica di accertamento delle superfici tassabili e non ancora tassate. Tuttavia l’aumento non è dovuto all’assunzione di personale, anche perché le nuove risorse erano già previste nel contratto sottoscritto nel gennaio del 2018 con la ditta, che prevedeva l’assunzione di 7 persone con contratto full-time: la ditta però, per esigenze organizzative, ha chiesto di poter assumere più persone con contratto part-time, monte ore invariato, e il responsabile di settore dell’epoca ha avallato questa opportunità. Dunque 14 netturbini assunti: una organizzazione del servizio che è stata oggetto di gara. Le voci di presunte spartizioni sono destituite di ogni fondamento. Ulteriore personale è poi stato assunto dalla ditta, privata, per motivi che esulano dal contratto stipulato con il comune. Infine, le cifre dell’aumento riportate dal manifesto non sono veritiere: si tratta di un aumento di circa 80mila euro, dovuto ad adeguamenti del contratto e alla presenza di ulteriori risorse che la ditta ha assunto. Il resto è dovuto all’aumento indiscriminato delle tariffe di smaltimento dell’umido e del secco indifferenziato: un aumento generalizzato che incide per circa 600mila euro, tant’è che insieme ad altri comuni abbiamo aperto un contenzioso con SAPNA (Sistema Ambiente Provincia di Napoli S.p.a., ndr)”.