Nulla di fatto dall’esame congiunto sui tagli draconiani ai posti di lavoro
Si è concluso con un nulla di fatto il faccia a faccia di ieri sera tra la GDM e i sindacati. Non ha prodotto nessun risultato l’esame congiunto previsto per legge dall’avvio, dieci giorni fa, della procedura di licenziamento per i 125 addetti dell’Ipercoop di Afragola e i 25 colleghi dell’Auchan di Nola. Restano quindi come racchiusi in una sorta di limbo i 150 tra commessi e commesse dei due supermercati, assunti rispettivamente nel 1999 e nel 2007 ma da pochi anni tutti alle dipendenze dirette della piccola società locale GDM. La loro situazione è di quelle kafkiane, quasi del tutto incomprensibile a chi non è sufficientemente introdotto in queste complicate quanto drammatiche vertenze. Per il momento l’unica certezza è che se le cose dovessero restare così si procederà fino all’esaurimento della cassa integrazione a zero ore, cioè fino a gennaio, per poi aprire la strada alle lettere di licenziamento individuali. Ma ci sono dubbi anche sulla possibilità della prosecuzione della cassa integrazione visto che non si sa quanto possa contare il requisito della licenza anche sul fronte dell’erogazione dell’ammortizzatore sociale.
La Licenza dell’Ipercoop
Il principale motivo di questa fase di stallo punta in particolare sul fatto che il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, qualche giorno fa non ha rinnovato la licenza alla GDM per le attività del supermercato di Afragola, chiuso da più di un anno. Pannone ha dichiarato si averlo fatto per consentire l’arrivo di altre aziende in grado di assorbire i 125 lavoratori di Afragola. Ma questa sua decisione, secondo i sindacati, starebbe in realtà creando un problema di interlocuzione oltre che un ulteriore pericolo occupazionale e produttivo. In poche parole le organizzazioni di categoria a questo punto non sanno con chi debbano confrontarsi al tavolo della trattativa visto che di fatto la GDM non detiene più la licenza della struttura ubicata nel centro commerciale Le Porte di Napoli. C’è però da dire che la stessa GDM detiene il contratto di affitto della struttura e che l’azienda non ha subito nessun decreto di sgombero dell’impianto, almeno per il momento. Ancora più fitto, poi, è il mistero che avvolge l’ex Auchan di Nola, chiuso dal luglio del 2022. Di questo secondo impianto non parla proprio nessuno, né la GDM né i sindacati. Resta il fatto che 150 persone stanno per perdere definitivamente il posto di lavoro in provincia di Napoli. Dopo il pericolo sventato per i 300 lavoratori della Whirpool questa sarebbe la più grave catastrofe occupazionale nell’area metropolitana partenopea. Pare che ormai l’unica speranza sia che intervenga la politica che conta, soprattutto quella politica che tiene rapporti e relazioni importanti con le principali aziende della grande distribuzione.