Al pronto soccorso dell’ospedale Cotugno di Napoli, lunedì sera è arrivato un ragazzo di 17 anni che presentava i classici sintomi del covid-19 tra cui tosse, febbre e un’infezione polmonare. Il ragazzo, non vaccinato, ha presentato una tipica polmonite interstiziale bilaterale da Sars-Cov-2 con un un danno valutato in 12 punti su 20, dunque una grave infezione, palesata attraverso una tac svolta in ospedale. Come riporta Il Mattino, il ragazzo è stato immediatamente ricoverato in terapia sub intensiva (assistenza in ossigeno) e, dati altri fattori come una leggera ipertensione, resterà monitorato fino a nuovo ordine.
Sono tante le persone ricoverate al Cotugno a causa dei sintomi del covid-19, molti sono casi di sottovariante Delta e soprattutto non sono vaccinati. Si tratta di circa del 93% di persone che non si sono sottoposte al vaccino anticovid, una percentuale altissima che testimonia quanto il vaccino sia stato efficace e abbia trasformato il covid in una malattia assolutamente non mortale rallentando i sintomi o addirittura eliminandoli.
Parlando delle fasce d’età maggiormente colpite dal coronavirus nell’ultimo periodo, è palese che i ragazzi compresi tra i 12 e i 18 anni siano quelli più frequenti ad aver contratto il virus. Lo testimoniano i continui contagi all’interno delle scuole per cui bisogna attenersi alla didattica a distanza, osservare la quarantena obbligatoria o, in casi estremi, addirittura chiudere l’intero plesso scolastico. Ovviamente, la maggior parte di ragazzi risultati positivi non sono vaccinati, rendendo dunque la situazione nelle scuole spesso incerta e pericolosa nonostante la maggior parte risultino asintomatici o comunque con sintomi lievi.
Intanto, dopo la notizia di una terza dose di vaccino ormai certa, ci si concentra sul vaccino monodose Johnson&Johnson che è stato somministrato a più di un milione di italiani, tra cui tantissimi giovani. L’obiettivo è di procedere con una somministrazione eterologa, con un vaccino a mRna, dopo circa 6 mesi dalla somministrazione del monodose, dunque un richiamo obbligatorio soprattutto considerando che ad oggi il Jonhson&Jonhso risulta il vaccino con la diminuzione di anticorpi più veloce di tutti.