Si è svolto ieri, 12 marzo, il Consiglio Comunale a Castello di Cisterna con all’ordine del giorno l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2025-2027. Un punto cruciale per la pianificazione strategica del Comune, ma che ha sollevato polemiche e contestazioni da parte dell’opposizione, mettendo in evidenza errori materiali e presunte incongruenze nei lavori pubblici in corso.
Le contestazioni di Di Sena: “Errori materiali o copia-incolla?”
Il capogruppo di Cisterna in Comune, Andrea Di Sena, ha subito evidenziato diverse problematiche all’interno del documento, definendolo “una copia degli anni passati” e accusando l’amministrazione di non averlo esaminato con la dovuta attenzione prima di sottoporlo al voto del Consiglio.
Tra le principali incongruenze segnalate, quelle relative ai lavori pubblici:
- Piazzetta San Nicola: il DUP indica che l’opera è ancora in “attesa di collaudo”, nonostante sia già aperta al pubblico.
- Riqualificazione urbana di via Aldo Moro: stesso problema, con la dicitura “attesa di collaudo” ripetuta anche quest’anno, nonostante l’opera sia stata ultimata anni fa.
- Ampliamento del cimitero: secondo Di Sena, se i loculi sono stati già assegnati e utilizzati, non può esistere una “attesa di collaudo”, altrimenti si tratterebbe di un’irregolarità potenzialmente perseguibile penalmente.
- Piscina comunale: secondo il documento, i lavori dovrebbero essere stati consegnati il 3 agosto 2024, ma Di Sena contesta che nessun intervento sia effettivamente in corso.
- Centro di raccolta di via delle Mimose: il DUP riporta che i lavori stanno per iniziare, ma l’opposizione sottolinea che il sito è stato sequestrato e che non si può procedere senza prima una bonifica.
“L’amministrazione ci racconta favole – ha dichiarato Di Sena – ma la realtà è che questi lavori non sono stati verificati, e il DUP è pieno di errori. Se esistono collaudi parziali, perché non sono stati aggiornati nel documento?”
Nocerino: “Superficialità inaccettabile, il DUP è carta straccia”
A rincarare la dose è stato Nocerino, capogruppo Rinnoviamo Cisterna, che ha sottolineato come il documento fosse già stato approvato in giunta 15 giorni fa, lasciando intendere che nessuno lo avesse realmente esaminato prima di sottoporlo al Consiglio.
“La vera gravità non è solo negli errori materiali – ha dichiarato – ma nel fatto che il DUP è passato in giunta senza che nessuno si accorgesse di queste incongruenze. Significa che approvate documenti senza leggerli? E oggi in Consiglio ci troviamo di fronte a un documento che potrebbe essere carta straccia.”
Nocerino ha poi evidenziato una discrepanza rispetto agli anni precedenti riguardo agli incentivi per i negozi di vicinato: “Lo scorso anno avevate promesso supporto al commercio locale, ma quest’anno nel DUP non compare nulla. Come mai questo cambio di rotta?”
La difesa dell’amministrazione
Il vice sindaco ha replicato alle accuse fornendo spiegazioni sulle criticità sollevate. Per quanto riguarda Piazzetta San Nicola, ha chiarito che la Città Metropolitana ha richiesto delle integrazioni il mese scorso e che il collaudo definitivo è in fase di completamento.
Sui fondi disponibili, ha ribadito che Castello di Cisterna ha ricevuto circa 14 milioni di euro, di cui solo 2 milioni provenienti dal PNRR, mentre il resto è inserito nel piano di finanziamento 2025-2027.
“Il Consiglio è sovrano – ha dichiarato il vice sindaco – ed è giusto che si discuta di queste questioni, ma il lavoro fatto è concreto e strategico.”
Inoltre, a differenza delle critiche mosse dall’opposizione, il vice sindaco ha espresso soddisfazione per il lavoro dell’ufficio tecnico, sottolineando il grande impegno dei professionisti che operano all’interno dell’amministrazione.
Dubbi finali: quale DUP si sta votando?
Nocerino ha posto una questione fondamentale: “Noi stasera votiamo un DUP diverso da quello votato dalla giunta?”
La domanda resta senza una risposta chiara, lasciando aperti molti interrogativi sulla gestione dei documenti programmatici e sulla trasparenza dell’amministrazione.
Il voto finale sul DUP, nonostante le proteste dell’opposizione, è stato comunque favorevole alla maggioranza, seppur con forti dubbi sollevati sulla correttezza e l’aggiornamento delle informazioni contenute nel documento.