Se Ottaviano diventa frazione di Somma o di Nola, arrivano i soldi per via C. Augusto?

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Penso di sì. Ottaviano non aveva e non ha peso in consiglio regionale: lo dimostrano i fatti. Dallo scavo di via C. Augusto non è venuta fuori nemmeno una lastra con qualche scarabocchio da far passare per una iscrizione etrusca.

Leggo che la Regione Campania ha stanziato quasi due milioni di euro per mettere in sicurezza il campanile della Chiesa di San Domenico in Somma Ves.na, colpito cinque mesi fa da un fulmine sacrilego. E mi sembra una decisione giusta, e necessaria: necessaria per la sicurezza delle persone, per il valore storico e artistico della chiesa e del suo campanile, per ricordare l’impegno del compianto sindaco Allocca e, infine, per cancellare l’impronta di un segno funesto, qual è, da sempre, nell’immaginario popolare, un luogo sacro colpito da un fulmine.

Via Cesare Augusto non è un luogo sacro, e non è stata colpita da un fulmine: è stata devastata, sguarrata, da qualcosa di peggio, ma non da un fulmine, e poi non è una struttura verticale, che minaccia di crollare: è una strada, e può aspettare. Sarà pure l’arteria più importante di Ottaviano, via d’accesso alla Montagna e principale via di fuga: ma è una via, può aspettare. Lo scavo potrà pure deturpare l’immagine d’ insieme della città, e provocare, direttamente o indirettamente, la chiusura dei pochi negozi sopravvissuti: ma per queste cose non c’è fretta.

Noi Ottajanesi non abbiamo immaginazione. Avremmo potuto ingaggiare Jannis Kounellis, perchè trasformasse questo scempio di strada in una istallazione artistica, usando le bombole di gas e gli armadi che egli 18 anni fa montò a Piazza Plebiscito, o le pietre e i relitti di barche messi in scena l’anno scorso a Trieste, o elmi e corazze di legionari romani, visto che quest’anno si parlerà molto dell’imperatore Augusto. Siamo anche sfortunati, noi Ottajanesi.

Dallo scavo di via C. Augusto non è venuta fuori nemmeno una suppellettile funeraria sannitica, nemmeno una lastra con qualche scarabocchio che avremmo potuto far passare per una iscrizione etrusca. Per poi chiedere di inserire la nostra città tra le mete del “Viaggio in Campania: sulle orme del Grand Tour”, il progetto presentato tre giorni fa nel Museo Correale di Sorrento dal prof. Pasquale Sommese, cimitilese, assessore al turismo e ai beni culturali della Regione Campania: il quale ha detto, tra l’altro, che “questa è una stagione magica” per la Campania (CorsoItalianews.it, 8 marzo): no, non si riferiva ai crolli negli scavi di Pompei, ma al film di Sorrentino. Abbiamo perso un’occasione. Del resto, noi Ottajanesi veneriamo San Michele e la Madonna del Carmine da 500 anni, da quasi quattro secoli l’ Arcangelo e la Madonna Nera ci proteggono da catastrofi d’ogni genere, ma non ci è mai venuta l’idea di chiedere che le loro Chiese diventassero Santuari, con tutti gli annessi e i connessi.

Disse un re inglese che chi pensa male deve vergognarsi, e osservò don Giulio Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Molti anni fa, quando il caso volle che nei palazzi napoletani del potere sedessero, contemporaneamente, due consiglieri regionali ottajanesi e un consigliere provinciale ottajanese – e non consiglieri semplici, ma consiglieri con cariche, e che cariche .. – mi permisi di scrivere che era troppa grazia, e che Ottaviano ne avrebbe avuto solo danni.

Anche per questo non mi permetterò di dire che i soldi sono arrivati a Somma solo perchè a Somma tra poco si vota per eleggere il sindaco e in consiglio regionale siedono due consiglieri sommesi, uno dei quali ha rappresentato ufficialmente il Consiglio Regionale nella conferenza stampa tenuta con le autorità cittadine e ha spiegato quanti risultati sia possibile conseguire attraverso la sinergia tra le istituzioni: a patto, però, che il tutto abbia un solo obiettivo: il bene comune. Ovviamente. Dunque, non penserò male, ma mi auguro che nessuno mi venga a dire che sono situazioni diverse, che il campanile di Somma fa capo a un certo capitolo del bilancio regionale, e la strada di Ottaviano a un altro capitolo. Non è tempo di chiacchiere, soprattutto sui capitoli dei bilanci delle Regioni: chiacchiere e tabacchere ‘e legno ‘o Banco ‘ e Napule nun ne ‘mpegna.

La questione di via C.Augusto è una questione di sinergia. Con chi faceva sinergia il dott. Iervolino, ex sindaco di Ottaviano ? Con chi fa sinergia l’avv. Capasso, sindaco in carica ? Egli nelle ultime settimane ha incontrato- mi riferisco agli incontri ufficiali – il vescovo, un assessore regionale, sindaci e amministratori, e ha parlato di strade, di protezione civile, di battaglie contro la povertà: è mai possibile che non riesca a individuare e a contattare la persona giusta con cui far la sinergia necessaria a portare a Ottaviano i soldi per la strada?

Di via C. Augusto venne a parlarci qualche mese fa il sig. Martusciello Fulvio (se non ricordo male), il quale concluse il suo discorso comunicando che la Giunta regionale aveva adottato una delibera esplorativa: – la potenza sintetica di certe parole -: “esplorativa”: come a dire che si riconosceva, ancora una volta, l’esistenza in bilancio di una voce che riguardava la strada ottajanese: ma era una voce spenta: per farla cantare, bisognava esplorare il bilancio e trovare i soldi, senza i quali, si sa, non si cantano nemmeno le messe. In seguito fu detto che i soldi erano partiti da Napoli. Poi non si è saputo più nulla. Mi auguro che non si siano imbarcati su un treno della Vesuviana.

Percorro a piedi via C.Augusto, lungo lo scempio, vado in piazza San Lorenzo, mi parlano dei problemi del Circolo Diaz, che corre il rischio di chiudere i battenti, mi dicono di una professoressa del Liceo che dichiara di non aver voluto commentare il mio articolo sul cannone per non mettermi a brutta figura, rientro a casa e mi piomba addosso la notizia che la Fiorentina sta perdendo sul campo della Juve. Per quanto io sia d’animo abbastanza forte, i colpi sono troppi. Il malumore mi detta due titoli per l’articolo. Scelgo il più leggero.

 LA CITTA’ INVOLONTARIA