Comunicato della rsu dello stabilimento di Pomigliano: “Temiamo un depotenziamento”. Scelte strategiche non ancora attuate per un futuro produttivo incerto.
Mentre l’amministratore delegato del consorzio Atr, Filippo Bagnato, committente di Alenia, parla di “lavoro assicurato per tre anni” e l’amministratore delegato del gruppo aeronautico di Venegono, Giuseppe Giordo, gli fa eco con frasi altrettanto ottimistiche, spunta un comunicato non certo rassicurante delle rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento di Pomigliano, dove si producono le fusoliere dei velivoli Atr.
Le rsu temono “il depotenziamento del ruolo decisionale e operativo delle aree storicamente dislocate a Pomigliano: Area Ingegneria progettazione (Preliminary aircraft, avanprogetto, certificazione, sistemi generali ed installativi, laboratori e MR&D), Area Ingegneria industriale, Area acquisti, Produzione (la non chiara definizione di investimenti e i ritardi sulla seconda linea ATR nonché la confusione tecnico organizzativa), Area Sistemi informatici".
Ed e ecco la proposta del sindacato di fabbrica: "Necessario il lancio del nuovo velivolo regionale ATR turbo prop attraverso investimenti economici tesi a consolidare know-how di progettazione e di ricerca finalizzata ad un velivolo che noi ribadiamo, così come sancito dal piano industriale, venga pensato, progettato, industrializzato e realizzato a Pomigliano. Per quando riguarda il nuovo ATR (NTP) chiediamo la definizione di una chiara partnership, individuando risorse manageriali e operative dal bacino delle competenze e professionalità campane da sempre leader nel campo dell’industria aeronautica".


