100 anni di sport celebrati a Napoli: l’evento del Corriere dello sport

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Ieri, 27 ottobre in occasione dei 100 anni del Corriere dello Sport, si è tenuto un talk di chiusura al Teatro San Carlo di Napoli, nella Sala degli Specchi.


L’evento, presentato e condotto da
Ivan Zazzaroni, ha visto la partecipazione di alcuni dei volti più importanti dello sport italiano: Angelo Binaghi, Adriano Galliani, Gigi Buffon, Fefè De Giorgi, Tommaso Chieffi e, in collegamento da remoto, José Mourinho e Antonio Conte.

La cerimonia è stata aperta dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha ricordato come la città sarà Capitale Europea dello Sport nel 2026, annunciando per il prossimo anno una partita di pallavolo in Piazza del Plebiscito, evento che sarà trasmesso in mondovisione.


Nel suo intervento, Manfredi – nonostante abbia ammesso il suo passato da tifoso di un’altra squadra – ha espresso una riflessione significativa:

“La squadra e la città sono un’unica cosa. Continuare a credere nel Napoli, che è una città straordinaria, significa credere che possa raggiungere qualsiasi risultato. Nei prossimi anni tornerà a essere centrale e non dimenticherà le sue radici.”

Un pensiero che racchiude l’identità profonda del legame tra Napoli e la sua squadra.

Successivamente, è intervenuto in collegamento Antonio Conte, allenatore del Napoli, che si è scusato per la sua assenza a causa della trasferta e degli impegni legati alla partita di questa sera contro il Lecce.


Anche
José Mourinho ha voluto inviare i suoi auguri al Corriere dello Sport, riconoscendo il ruolo fondamentale del giornale nel raccontare lo sport da un secolo.

Dopo un breve video celebrativo, Gigi Buffon ha ripercorso la sua carriera da portiere, dichiarando di sentirsi felice “a prescindere dai risultati”. Ha poi condiviso un ricordo particolare legato allo stadio Maradona:

“È l’unico stadio in cui i tifosi emanano una vera e propria energia negativa quando la loro squadra sta per perdere. Negli ultimi dieci minuti, quando il Napoli è vicino a ribaltare il risultato, si avverte una pressione incredibile: mi è successo solo a Napoli.”

Adriano Galliani, a sua volta, ha ricordato la sua lunga esperienza nel mondo del calcio, esprimendo grande stima per Silvio Berlusconi, “a prescindere dal suo ruolo politico”. Ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera al Milan, aggiungendo con ironia:

“Il mio sogno era fare il calciatore, ma non avevo talento. Così sono diventato amministratore delegato.”
Non ha escluso un possibile ritorno nel mondo del calcio.

Poi è intervenuto Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, definito da Zazzaroni “colui che sta vincendo tutto”. Alla domanda sul segreto del suo successo, ha risposto:

“Tanta fortuna, e qualche spunto preso dagli altri sport, come la pallavolo: far crescere i ragazzi nel vivaio è fondamentale.”
Riguardo all’“effetto Sinner”, Binaghi ha aggiunto che i giornali “hanno trascurato la componente principale del suo successo: la famiglia, umile e presente”.

Fefè De Giorgi, allenatore della Nazionale di pallavolo, si è riallacciato alle parole del sindaco Manfredi sull’evento in Piazza Plebiscito, sottolineando l’importanza di questo sport in Italia, spesso meno considerato rispetto al calcio. Ha poi ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, dopo le Olimpiadi, ha voluto ricevere anche gli atleti arrivati quarti, tra cui proprio la nazionale di pallavolo.

L’ultimo intervento è stato quello del velista Tommaso Chieffi, che ha parlato con entusiasmo della Coppa America del 2027, che si terrà a Napoli:

“Bagnoli è un piccolo golfo meraviglioso, si respira l’atmosfera da villaggio olimpico. Sarà bellissimo, anche per la probabile parata che toccherà Ischia, Capri e Procida.”

L’evento si è concluso con le parole del sindaco Manfredi, che ha riassunto il senso dell’incontro:

“Il Corriere dello Sport è il racconto dello sport.”

Una celebrazione che non solo ha ripercorso i momenti più significativi della storia sportiva italiana, ma ha anche esaltato il valore umano e culturale che lo sport rappresenta.