Caterina Murino si racconta al festival “I nostri Miti – winter edition”
A Pomigliano d’Arco si è svolto il primo incontro della rassegna I nostri Miti – winter edition, diretta dal patron Toto Caprioli insieme al direttore artistico Francesco Maria Cordella.
La versione estiva della rassegna, ospitata da anni nel Giardino dei Miti, riscuote sempre grande successo. Per l’edizione invernale è stata scelta la Congrega della chiesa di San Felice, luogo suggestivo e ricco di storia, che la bibliotecaria Tina Esposito racconterà in brevi pillole ad ogni appuntamento.
Ospite del primo incontro è stata l’attrice Caterina Murino, alla quale è stato consegnato il premio I nostri Miti. A seguire, il talk moderato dal giornalista Paolo Picone ha offerto al pubblico un’occasione preziosa per ascoltare il racconto intimo e appassionato della sua carriera.
Murino ha parlato della sua formazione, del rapporto con la madre — figura costante e determinante — e di alcuni episodi significativi del suo percorso professionale. Tra questi, l’audizione per Casino Royale, uno dei suoi ruoli più celebri:
“Il giorno prima stavo preparando un altro ruolo, quello della regina sarda Eleonora d’Arborea. Per farlo ero a cavallo e caddi, facendomi gravemente male alla schiena. Non mi sentivo pronta per presentarmi ai casting del film di James Bond, ma mia madre mi convinse: stavamo comunque parlando di James Bond. Ero rigidissima, non riuscivo a camminare. Mi chiesero cosa fosse successo e dissi la verità. Il casting director rispose: ‘Allora puoi andare a cavallo?’ Con mia sorpresa fui chiamata ai callback e poi scoprii che il mio ruolo prevedeva davvero di montare un cavallo, nell’unico film di James Bond in cui compaiono cavalli.”
Fra i ruoli più impegnativi, l’attrice ha citato la serie Deep Mare Nostrum, in cui molte scene subacquee sono reali e hanno richiesto una preparazione fisica intensa, soprattutto per le lunghe apnee.
Il personaggio che sogna di interpretare è Lady Macbeth; l’ultimo invece è quello della Befana nel film Natale senza Babbo.
“La cosa che mi piace di più è che le persone possono vedermi in tantissimi modi diversi: noi attori viviamo tante vite in una sola.”
Murino ha anticipato anche un nuovo tour teatrale, in cui porterà in scena La vedova scaltra di Goldoni, e ha rivolto un incoraggiamento ai giovani artisti, ricordando quanto il mondo dello spettacolo sia segnato da continui tagli ma resti, per chi ci crede davvero, un luogo di possibilità.
A chiusura dell’incontro, l’attrice ha recitato un’emozionante lettera di Giorgio Strehler e ha terminato l’evento con una riflessione personale che ha emozionato il pubblico:
“Tutti i giorni penso a me e ai miei personaggi, e ancora mi commuove



