Sant’Anastasia, processo all’ex sindaco Esposito: trascrizioni non ammesse e cambio di imputazione

0
6999
Il consigliere comunale di opposizione Carmine Esposito, ex sindaco di Sant'Anastasia

La difesa: «Nei confronti di Esposito una provocazione criminosa non legittima, un caso già severamente stigmatizzato dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo, la tesi che portiamo avanti dall’inizio oggi si dimostra fondata» – spiegano gli avvocati Maiello e De Simone. Il pm Roberto Lenza ha chiesto stamane la modifica del capo di imputazione alla luce della recente deposizione dell’imprenditore Nicola Alfano sentito in aula il 6 aprile scorso.

Il pubblico ministero Roberto Lenza ha chiesto, questa mattina nell’aula del tribunale di Nocera Inferiore dove si sta svolgendo il processo all’ex sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, la modifica del capo di imputazione. E lo ha fatto, per usare le sue parole, «alla luce della deposizione della persona offesa», vale a dire della deposizione resa il 6 aprile scorso dall’imprenditore Nicola Alfano. Un punto a favore della difesa di Esposito (assistito dal professore Vincenzo Maiello e dall’avvocato Antonio De Simone) che sta valutando la possibilità di chiedere un rito abbreviato.

Non fu dunque induzione indebita ma tentativo di induzione, non reato consumato, così come contestatogli all’indomani dell’arresto il 14 dicembre 2013, ma – e questo secondo l’accusa –  tentato. Anche in virtù di un’altra circostanza: delle intercettazioni alla base del procedimento contro Esposito ne sono state ammesse solo due, le altre non sono state ritenute legittime.

«Alla luce della iniziativa del pubblico ministero – commentano i legali dell’ex sindaco – l’arresto di Esposito, che tanto clamore destò nella pubblica opinione e che determinò le sue dimissioni dalla carica di sindaco, potrebbe essere illegittimo, in quanto frutto di un’attività di provocazione criminosa non consentita dall’ordinamento vigente e severamente stigmatizzata dalla Corte Europa dei Diritti dell’uomo. Si accoglie così la tesi che abbiamo sostenuto fin dal principio».

La prossima udienza è stata fissata a fine settembre 2016 e la difesa potrebbe optare per il rito abbreviato. Questa mattina avrebbero dovuto deporre i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che il 14 dicembre del 2013 arrestarono Esposito, ma è possibile che, da quanto accaduto in aula, lo scenario possa mutare alquanto.

Alla base della richiesta del pm c’è l’esame di Nicola Alfano del 6 aprile scorso. L’imprenditore, titolare della Gpn – la ditta aggiudicataria del servizio di igiene urbana a Sant’Anastasia – che denunciò prima il dirigente Luigi Terracciano (condannato dopo il procedimento con rito abbreviato al Tribunale di Nola a due anni e due mesi) e poi l’allora sindaco Esposito, ha contribuito proprio con la sua deposizione alla decisione di questa mattina.