Era attesa entro ieri sera la decisione della Regione Campania in merito alla ripresa della didattica in presenza per le scuole dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria, e non si è fatta attendere. Il governatore Vincenzo De Luca, scatenando reazioni perplesse nel suo stesso partito, ha stabilito che da domani si torna in classe, lasciando però ai sindaci, veri presidi dei territori, la facoltà di decidere eventualmente se prorogare la chiusura degli istituti scolastici.
A Marigliano, come altrove (ad esempio a Pomigliano d’Arco), il sindaco Peppe Jossa ha infatti stabilito che le scuole rimarranno ancora chiuse fino al 5 dicembre, come da ordinanza firmata ieri. Il motivo è racchiuso, più che nei numeri dello screening, nel suo fallimento, almeno a detta del primo cittadino, che ha dichiarato: “A seguito del risultato dello screening organizzato dalla Regione Campania, che ha visto la partecipazione di soli 320 soggetti su una platea di interessati di quasi 10.000, dopo aver sentito il dirigente sanitario del Distretto, ho firmato l’ordinanza che sospende l’attività didattica in presenza di tutti gli istituti scolastici fino al 5 dicembre 2020”.
Una scelta che scatena il plauso e la contestazione di una cittadinanza sempre più spaccata sulla questione, e che addirittura attiva una reazione in Senato, da cui giunge in città la voce di Raffaele Mautone, senatore eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle alle politiche del 2018. Mautone, noto pediatra in città, ha affidato a un post su Facebook alcune riflessioni che chiamano in causa proprio la decisione del sindaco mariglianese: “Sul prolungamento della chiusura delle scuole nel nostro Comune, hai SBAGLIATO. Lo affermo da Medico prima che da Senatore: i gravi danni sullo sviluppo sociale, culturale e psicologico dei nostri ragazzi, che la chiusura ad oltranza delle scuole provoca, sono incalcolabili e difficilmente recuperabili. Lo evidenziano studiosi e scienziati di fama mondiale, che si occupano da sempre dell’universo infanzia e delle problematiche giovanili. La scuola rappresenta nel suo complesso il livello di maturità raggiunto da una collettività. In essa si formano e si plasmano gli uomini del domani. Non possono essere certamente i risultati di uno screening riguardante solo il 3% di soggetti su una platea di quasi diecimila interessati, con una situazione epidemiologica in progressivo miglioramento e sostanzialmente, come tu stesso hai mostrato, migliore rispetto ai Comuni limitrofi, a giustificare un provvedimento destinato ad essere solamente penalizzante per tutti: per i bambini in Didattica a Distanza, con le enormi difficoltà e le carenze che essa comporta; per i genitori che lavorano; per le marcate ripercussioni negative sul difficile equilibrio familiare, già notevolmente messo a dura prova dalla pandemia”.
Molto critico è stato il sindaco Jossa (che si dice totalmente favorevole alla riapertura delle scuole) nei confronti della gestione dello screening citato anche dal dott. Mautone: questa mattina, in occasione del consiglio comunale, il primo cittadino si è scagliato contro la disorganizzazione manifestata nell’operazione messa in piedi dalla Regione, sottolineando come il governatore De Luca abbia sostanzialmente deciso di fare scaricabarile sui sindaci e rimarcando la brutta figura e i disservizi palesati, ancora una volta per l’occasione, dal distretto sanitario.