[VIDEO] Marigliano, COVID: al via le vaccinazioni nell’ex chalet della villa comunale

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Molto probabilmente il cosiddetto “ex chalet della villa comunale” è l’edificio comunale che ha cambiato più volte pelle negli ultimi anni. Nato come luogo di ritrovo e di svago per i fruitori della villa negli anni novanta – ma anche come obbrobrio edilizio nel cuore della città – solo di recente la struttura è stata interessata da lavori di ristrutturazione e riqualificazione che ne hanno consentito la conversione in centro socioculturale, successivamente adibito a biblioteca pubblica (a proposito, chissà che fine hanno fatto tutti i libri ivi contenuti fino a poco tempo fa) e poi sviluppato anche in aula studio, curata dall’azione cattolica con il progetto Aula ICS, che aveva reso l’ex chalet nuovamente punto di riferimento per le giovani generazioni, ma stavolta all’insegna della cultura.

A partire da oggi, a causa della pandemia, il fu centro socioculturale cambia ancora una volta l’abito e diventa centro vaccinale gestito dall’ASL competente. Una soluzione di emergenza che almeno ha offerto l’opportunità di sistemare i servizi igienici esterni, ma non di dare una passata di vernice fresca alle pareti esterne, imbrattate da murales che in questo caso non sembrano avere un costrutto artistico.

Per l’occasione si sono dati appuntamento tanti politici locali, tra consiglieri e assessori, che poco prima, in aula consiliare, avevano osservato insieme un minuto di silenzio in onore delle vittime della pandemia, commemorate proprio oggi, 18 marzo in occasione della prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. Esprime soddisfazione il sindaco Peppe Jossa: “Finalmente parte il centro per le vaccinazioni per il distretto sanitario 48. Bisogna ringraziare i cittadini di Marigliano che hanno messo a disposizione dell’azienda sanitaria locale una struttura funzionale alle operazioni da svolgere. Abbiamo messo in campo, grazie al comando di polizia locale, anche un servizio di sorveglianza atto a garantire la sicurezza del trasporto dei vaccini. In questa giornata la nostra speranza diventa certezza di poter portare quanto più rapidamente possibile, al netto del grave ritardo accumulato, la campagna di vaccinazione per tornare a vivere nella normalità e nella serenità”.

Il primo cittadino non ha contezza delle dosi riservate ai cittadini mariglianesi, però nei prossimi giorni riceverà ulteriori informazioni dal nuovo direttore sanitario, la dott.ssa Tavella, che si è insediato solo di recente.
“In questo momento stiamo vaccinando ancora la fascia degli ultraottantenni” – spiega la dottoressa Tavella – “Le convocazioni avvengono in ordine cronologico tramite il portale Soresa della Regione Campania, dove ci si può prenotare grazie all’aiuto dei familiari, dei medici di famiglia e delle farmacie. Successivamente si passerà ai settantenni e poi alle fasce fragili e tutti riceveranno il vaccino Pfizer”.

Nel frattempo l’Agenzia Europea del Farmaco ha autorizzato (nuovamente) il vaccino AstraZeneca, annunciando di voler comunque aggiornare il foglietto illustrativo, ma allo stesso tempo negando qualunque tipo di legame tra la somministrazione del siero inglese e il rischio di trombosi.

Tra i protagonisti di questa prima giornata di vaccinazioni in città, che ha visto somministrare dosi a 18 persone nell’intera mattinata, ci sono sicuramente i giovani infermieri, coinvolti in un momento storico molto delicato e dunque alle prese con le responsabilità e le emozioni generate dalla situazione particolare. Nei loro occhi si legge la fierezza di poter contribuire in maniera determinante all’azione di contrasto contro il COVID, ma anche la tensione di chi è stato calato in trincea.
A tal proposito, come ci ha detto la coordinatrice del centro mariglianese, Carmela Tufano, a partire dalla prossima settimana si lavorerà sia di mattina che di pomeriggio, con due turni no-stop che accoglieranno i cittadini convocati di volta in volta e invitati a presentarsi in maniera scaglionata, nel tentativo di scongiurare pericolosi assembramenti. Per il momento, insomma, tutto sembra funzionare a dovere: chissà se anche in città vedremo scene come quelle in qualche modo auspicate dal generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza pandemica, e già viste in alcune città del nord, con i cittadini di passaggio alla fine della giornata, alla ricerca di una dose avanzata che non si può assolutamente sprecare.