Vesuviano, covid-19: cittadini stremati dall’inefficienza sanitaria

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L’Azienda sanitaria locale, comunemente chiamata ASL, “è un ente pubblico della pubblica amministrazione italiana, deputato all’erogazione di servizi sanitari”. Questa è la definizione che più comunemente viene utilizzata quando si parla di ASL e la parola che viene più spesso evidenziata è “pubblico”.

Un ente dichiarato pubblico è un organismo messo a disposizione dei cittadini che possono usufruirne in caso di necessità. Spesso però capita che gli enti pubblici non funzionino o, quanto meno, funzionano in modo così lento da costringere le persone a rivolgersi ai privati. Questo è ciò che sta accadendo in questo momento con l’ASL del territorio vesuviano e non solo. La lentezza e il malfunzionamento da parte di questo ente è talmente radicata da non lasciare scampo. Chi non vuole o non può aspettare, e soprattutto può permetterselo, si reca da un privato per accorciare le tempistiche e risolvere la situazione quanto prima, chi invece non ha i mezzi necessari, cosa fa? Aspetta. Non uno, non due, non tre giorni, nemmeno una settimana, si parla di almeno 10 giorni di attesa(per chi è più fortunato). Ci sono casi in cui si aspetta per diverse settimane, o addirittura, vengono completamente ignorati, dimenticati e non verranno mai assistiti.

Una famiglia di San Giuseppe Vesuviano è in attesa da più di 10 giorni di effettuare un tampone ma l’ASL non è mai arrivata. Quattro persone bloccate in casa, tra cui due bambini rispettivamente di 2 e 4 anni, che attendono semplicemente che qualcuno faccia il proprio dovere. – “Inutile provare a chiamare, non risponde mai nessuno”- racconta il padre – “fortunatamente stiamo tutti bene ma siamo bloccati per colpa di un sistema che non funziona. Non lavoro da due settimane ormai, così non si può andare avanti.”- Una famiglia come tante altre allo stremo soprattutto dal punto di vista psicologico a causa di un’organizzazione completamente sbagliata. -“Perché nessuno ci ascolta? Siamo cittadini, lo Stato ci deve ascoltare, deve tutelarci, proteggerci, aiutarci, non lasciarci a morire nella disperazione come se tutto questo non li riguardasse.”- Non è possibile dover aspettare tutto questo tempo per qualcosa che è nel diritto di ogni persona avere, come l’assistenza da parte della sanità pubblica. Si parla di salute, si parla di un virus potenzialmente mortale o, comunque, debilitante, pericoloso, un’incognita dal punto di vista strettamente medico, nessuno può sapere in anteprima come il proprio organismo possa reagire in caso di contagio. Non è bastato ai piani alti un virus mortale come il covid-19 per capire che la sanità campana è, in molti casi, fallimentare e che bisogna investire nelle strutture, nelle attrezzature, bisogna potenziare e aumentare il personale che è evidentemente in sofferenza e non basta per fronteggiare un’emergenza come questa che il nostro paese sta vivendo.

Ci troviamo nel bel paese, l’Italia, più nello specifico in Campania dove ci sono ormai centinaia di persone che afflitte, rammaricate, arrabbiate attendono che qualcuno si accorga di loro e faccia il proprio dovere. “Ma l’ASL esiste davvero o è un personaggio mitologico?” Questa una della frasi più struggenti mai sentite che suggerisce di sbrigarsi, di fare qualcosa di concreto, di veloce, di reale. Ci troviamo in Campania e continuano le lamentele da parte di chi, purtroppo, a quanto pare, non viene mai ascoltato.