Il Napoli ha davanti a sé una via offuscata da una coltre di fumo, non segna e non vince. Con la sconfitta contro il Torino sono 4 le partite consecutive nelle quali gli azzurri non segnano e fanno figuracce. Non ci si aspetta molto di più dalla partita con i cugini salernitani.
E infatti quello che si vede in campo è il solito Napoli con un cuore di pietra, piedi di cristallo e con un fucile che spara a salve. Gli avversari, per l’ennesima volta, non sono un granché. Eppure, grazie ad una prodezza di Candreva, la Salernitana passa in vantaggio alla mezzora. Nel finale di tempo, Simeone viene steso in area, Politano segna il pareggio. Male, ma poteva andare peggio. Nel secondo tempo, guidato da un indemoniato Kvara, omnipresente e giocatore a tutto campo, il Napoli ci prova, ma con scarsi risultati. Che errore di Kvara, solo davanti al portiere, troppo centrale il suo tiro. Ma oltre i minuti regolamentari, scoppia lo stadio, esplode di una gioia dimenticata. Dopo una baraonda in area avversaria, il pallone cade sui piedi di Rrahmani, che la butta dentro. Via la maglia, e corsa per festeggiare sotto la curva.
Il Napoli festeggia come se avesse vinto la Champions League, è una liberazione, una vittoria dopo settimane di sofferenze. E’ stata una vittoria sofferta, che mette ancora in mostra le incertezze azzurre, ma che fa trasparire uno spiraglio di novità. Ritorna in voga la zona Mazzarri, gli azzurri segnano nei finali dei 2 tempi, a dimostrazione che la voglia di uscire dal baratro c’è. Vediamo uno spiraglio di miglioramento. Ma aspettiamo prima di giudicare. La stagione è certamente compromessa, ma il Napoli ha ancora qualcosa a cui puntare. Tra pochi giorni andrà in scena la Supercoppa Italiana. E’ un possibile obiettivo nell’immediato.
Finalmente uno spiraglio di…..aggiungeteci voi qualcosa di bello.