Supermercati GDM, appello alla Regione dai 174 cassintegrati: « Aiutateci »

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Una protesta dei lavoratori GDM davanti al centro commerciale Le Porte di Napoli
Una protesta dei lavoratori GDM davanti al centro commerciale Le Porte di Napoli

Le commesse e i commessi degli impianti della grande distribuzione chiusi da Longobardi e Laezza chiedono aiuto alle istituzioni locali e regionali     

                La richiesta dei lavoratori

« Aprire un tavolo istituzionale credibile per fermare i licenziamenti camuffati da trasferimenti e per garantire il diritto alla rotazione obbligatoria della cassa integrazione tra tutti i lavoratori dei supermercati GDM ». E’ la richiesta urgente che i segretari di Napoli dei sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, Di Tuoro, Verde e Natale, hanno trasmesso all’assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e al ministero del Lavoro. La situazione è drammatica. Dal 26 gennaio scorso sono in cassa integrazione a zero ore 174 dipendenti dei supermercati GDM ex Coop di Afragola e di Nola. Intanto la società GDM, gestita dai piccoli imprenditori Giovanni Longobardi e Mena Laezza, con gli uffici a Casalnuovo, ha ordinato il trasferimento di alcuni cassintegrati nei supermercati rimasti aperti a Castellammare, Torre Annunziata e a Volla.  « Si tratta di un tentativo di licenziamento camuffato – spiegano i lavoratori – perché l’ordine di trasferimento è stato spedito a 8 nostri colleghi, 3 di Afragola e 5 di Nola, che, guarda caso, o non hanno l’auto per raggiungere i punti vendita o non hanno i soldi per spostarsi continuamente dal luogo di residenza ».

                    Il rientro con rotazione

Ma le rivendicazioni sindacali puntano anche sulla rotazione della cassa integrazione. La GDM ha messo in cig a zero ore 174 addetti (136 di Afragola e 38 di Nola ). Al lavoro ci sono altri 70 colleghi circa nei supermercati rimasti aperti a Volla, Torre Annunziata e Castellammare sotto l’insegna Sole 365, marchio dato in franchising a Longobardi e Laezza dal gruppo di Apuzzo. La richiesta dei sindacati è di aprire un tavolo per riorganizzazione il lavoro sostituendo la cassa a zero ore con quella a rotazione per tutti i circa 250 dipendenti.

Ciò in attesa che si sblocchi la trattativa per la cessione dello store di Afragola al franchising Coop “Le Due Sicilie”, di proprietà di un imprenditore pugliese. Per quanto riguarda invece il supermercato rimasto chiuso nel centro commerciale Vulcano Buono non si intravedono ancora prospettive di riapertura. Il Comune di Nola non risponde. Non rispondono nemmeno i responsabili del centro commerciale. Il tempo però stringe. La cassa integrazione scadrà a gennaio 2024.