Stellantis Pomigliano vola con Tonale: da domani in 3mila via dalla cig

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Nello stabilimento napoletano scatterà lunedì 23 gennaio 2023 il secondo turno di produzione del suv Alfa Romeo che sta eliminando la cassa integrazione    
E’ impressionante l’ascesa produttiva della Stellantis di Pomigliano, un segnale più che positivo in netta controtendenza con un quadro economico del Paese piuttosto critico se si considerano le conseguenze dell’aumento dei prezzi. Ma nonostante la non facile congiuntura dal polo industriale delle grandi fabbriche partenopee provengono ogni giorno che passa notizie di una ripresa tangibile. Venerdi la Stellantis ha comunicato ai sindacati l’uscita definitiva dalla cassa integrazione di altri 1600 dipendenti. Lavoratori che si aggiungeranno ai 1360 colleghi già liberati nelle scorse settimane dal giogo della cig, dopo 14 anni. Lunedi prossimo, appena dopodomani, 23 gennaio, sarà una data che segnerà una svolta per lo stabilimento automobilistico. Qui, tra poco meno di quarantotto ore, scatterà, sulla linea di produzione dell’Alfa Romeo Tonale, il turno aggiuntivo di lavoro, il secondo turno. Produzione in netto aumento quindi. Da quando questa nuova linea di montaggio era stata varata, a maggio, si lavorava su un solo turno e a ritmi non altissimi.
Ma nel frattempo gli ordini per il nuovo suv del Biscione sono schizzati a livelli notevoli, cosa che ha richiesto l’improvviso impiego a tempo pieno dei lavoratori dell’impianto napoletano, operai per molti anni impiegati a scartamento ridotto perché i 4300 addetti lavoravano per una sola produzione, quella della Panda, vettura di grande successo ma che da sola non può garantire la saturazione occupazionale dello stabilimento. Ora però la musica cambia. Il Tonale, grazie agli ordini in costante aumento e alla sua tecnologia complessa, sta tirando una volata irresistibile. Il 2022 ha fatto segnare il primato di Pomigliano sugli impianti italiani di Stellantis: + 34 % rispetto al 2021 e ben 165mila vetture prodotte (125mila Panda e 20mila Tonale).Tra due giorni saranno progressivamente impiegati a tempo pieno quasi 3mila addetti. Gli altri 1300 continueranno a essere utilizzati per la Panda, che andrà avanti su un solo turno di lavoro, e sulle altre attività dell’impianto. Da lunedi si prevede una produzione del Tonate di 350 vetture al giorno sui due turni. La cadenza della Panda si stabilizzerà invece attorno alle 470 vetture su un solo turno, numeri comunque rilevanti per l’utilitaria Fiat,che anche l’anno scorso è stata l’auto più venduta in Italia (125mila i modelli sfornati). Un altro dato positivo è relativo ai restanti 200 addetti del reparto logistico di Nola, aperto nell’ormai lontano 2008.
Questi lavoratori torneranno, tra pochi giorni, nella casa madre. Il tutto è stato sottoscritto nell’accordo per il rinnovo dei contratti di solidarietà, in vigore fino al 30 aprile di quest’anno, stipulato ieri tra l’azienda e i sindacati firmatari del contratto specifico aziendale, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Acqf. Sindacati firmatari che ieri, oltre a sottolineare la complessiva positività dell’intesa, hanno comunicato anche che “l’impiego della totalità dei lavoratori sarà monitorato con incontri mensili a partire da febbraio”. “I fatti che stanno avvenendo – spiega Aniello Graziano, responsabile della Fismic per il settore automotive – dimostrano l’estrema validità dell’accordo Panda sottoscritto nel 2010. Sono sempre più fiducioso sul futuro prossimo di Pomigliano”. Ma la Fiom, pur sottolineando la bontà della notizia del rientro dalla cig di altri 1600 addetti, non ha firmato l’accordo. I metalmeccanici Cgil si dichiarano preoccupati dal fatto che “1300 lavoratori resteranno in regime di cassa integrazione” a rotazione. I sindacati firmatari stigmatizzano però la decisione della Fiom.” Non condividiamo – scrivono – che un’altra organizzazione sindacale non accetti la fuoriuscita dalla cassa integrazione di un numero così elevato di lavoratori”. “intanto – aggiunge Biagio Trapani, segretario della Fim Cisl di Napoli – tutti i numeri di Pomigliano confermano che al Sud è più che possibile investire”. “Ottimi i dati che stanno sopraggiungendo – conclude Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania – dobbiamo però fare il massimo sforzo possibile per eliminare del tutto la cassa integrazione a Pomigliano”.