Il fiduciario della Fondazione Italiana Sommelier al ristorante Gustò di Somma Vesuviana per le Vie del Gusto. Di seguito le sue impressioni sul nostro progetto.
“Sono stato invitato a questo evento itinerante presso il ristorante Gustò di Somma Vesuviana, e devo dire che sono rimasto gradevolmente colpito sia dal progetto che vuole valorizzare la tradizione , il territorio e le tipicità della nostra terra Vesuviana, e sia dall’atmosfera che si respirava. Tra cultura, musica e buon cibo la serata è trascorsa nell’insegna della convivialità. Il tutto arricchito dalle spiegazioni del prof. Carmine Cimmino che deliziava i commensali circa la storia del cibo da strada. Nella sala mille emozioni si intrecciavano come una danza armoniosa. Il suono della Tammorra, strumento antico ed importante della tradizione campana, legata a culti lunari e ritenuta essenzialmente femminile, faceva ritornare indietro nel tempo, ai tempi delle corti, quando la danza con la tammorra era intesa anche come danza di corteggiamento. Questa musica popolare, ritmica e dialettale, ha valorizzato ancora maggiormente il connubio con i piatti della cucina da strada. Piatti poveri ma dai sapori mai dimenticati. Sembrava di ascoltare le voci popolane delle piazze napoletane, si potevano sentire i profumi dei vicoli, dove mille colori creano un arcobaleno di sensazioni visive, odorose e gustative. In questo puzzle emozionale non poteva mancare l’abbinamento con un buon liquido…. La birra. Una bevanda ancestrale come ancestrale erano le musiche ed il cibo gustato. La sua storia affonda le radici nella notte dei tempi e se per gli Egizi aveva un carattere mistico, anche in questa serata ha avuto una parte importante. Ringrazio la redazione del Mediano per la bella serata trascorsa e faccio i miei complimenti per aver riportato in quella sala la nostra Napoletanità”.