Il consigliere Salvatore Rianna aveva presentato una relazione sul lavoro svolto nei pochi mesi in cui ha detenuto le deleghe al bilancio e programmazione e poi rimesso ha le deleghe. Il sindaco ha accolto, sostenendo che Rianna “si è autoescluso dalla maggioranza”.
Tanto tuonò che piovve. Salvatore Rianna è di fatto fuori dalla maggioranza: la relazione (che trovate qui) dei giorni scorsi era solo il prologo di una decisione che non appare sorprendente ai beninformati e considerato quanto scrive. Rianna ha rimesso le sue pesanti deleghe da consigliere (quella al Bilancio su tutte) e il sindaco Salvatore Di Sarno ha accettato subito il suo passo indietro. Vediamo come.
La lettera di Rianna
Pregiatissimo Sig. Sindaco,
pur con profondo rammarico, ma in ogni caso e comunque animato da grande risolutezza, con la presente sono a comunicarLe che rimetto – nelle Sue mani – la delega alla programmazione economica e finanziaria del bilancio e dei tributi che Ella, all’inizio di questa avventura, aveva inteso assegnarmi.
Sono stati mesi di grande lavoro, nei quali – con l’ausilio della dott.ssa Olimpia Prisco – ho cercato, nell’inte-resse supremo della Cittadinanza e della Città di Somma Vesuviana, di por mano ad una revisione, attenta e ragionata, dei conti dell’ente; è stato un lavoro duro ed al contempo esaltante, nell’espletamento del quale ho potuto confrontarmi ed ho potuto apprezzare la grande diligenza dei componenti dell’Ufficio dei Servizi Finanziari, che hanno posto grande impegno ed adesione alle direttive della dott.ssa Prisco, mostrando un indubbio ed indubitabile spirito di squadra.
Ho operato nella direzione della discontinuità con il passato, ritenendo di dover perseguire il senso del mandato elettorale ricevuto, prima, e di quello da Lei assegnatomi, poi; le azioni poste in essere sono state ben visibili ed hanno portato ad un’analisi ponderata delle previsioni contrattuali vigenti con gli stakeholders comunali, oltreché ad una generale e prospettica azione di risanamento delle casse comunali.
Oggi, debbo prendere atto che quanto è stato fatto e quant’altro si stava per fare stride – in modo alquanto sorprendente – con il sentire politico di taluni componenti della maggioranza, i quali evidentemente inten-dono il ruolo di consigliere comunale come quello di un mero cancelliere, senza spirito di iniziativa e totalmente avulso dall’attività di controllo e di supervisione che deve avere rispetto a quanto lo circonda.
Stare in maggioranza non significa, né ha mai significato – per me e per il mio modo di intendere la funzione di consigliere comunale – essere prono a qualsiasi cosa accada, ma avere il dovere di dominarla ed essere capace di gestirla per il bene della collettività e non per curare il proprio orticello. La ringrazio per avermelo consentito e per avermi sempre sostenuto nel mio lavoro, schierandosi al mio fianco e comprendendo fino in fondo le mie ragioni di fronte a taluni componenti dei gruppi consiliari.
Rivolgo un affettuoso saluto a tutti i dipendenti del Settore Servizi Finanziari, li ringrazio vivamente, così come ringrazio Lei per l’opportunità che mi ha dato e sono sicuro che Ella continuerà ad essere il garante di tutta la Cittadinanza e di tutta la Città, nel perpetuare lo spirito di servizio che deve animare noi tutti e tutti coloro che si prestano alla cura della Comunità di Somma Vesuviana.
Nel rimettermi a Sua disposizione, La saluto vivamente.
La risposta di Di Sarno
Carissimo Cons. Rianna, prendo atto della tua risoluta decisione di rassegnare le deleghe che ti avevo attribuito con ottimismo e credo che questa tua volontà rappresenti il naturale epilogo del rapporto che hai voluto instaurare. Difatti, nonostante ti abbia sempre supportato sia politicamente che personalmente, dal tuo canto non posso rilevare lo stesso spirito di uniformità di intenti e forse solo oggi mi spiego il perché di taluni tuoi atteggiamenti apparentemente incomprensibili. Tali comportamenti, tra cui il continuo sottrarsi a riunioni importanti di maggioranza o anche la mancata partecipazione a Consigli Comunali in cui mi hai lasciato solo nel tuo ruolo, hanno ingenerato delle serie problematiche gestionali sia politiche che tecniche. A questo punto devo confessarti che gli ultimi mesi sono stati per me molto difficili in quanto ho dovuto forzatamente giustificare alla mia maggioranza il tuo isolamento che ahimè ancora oggi resta senza plausibili spiegazioni. Ti ringrazio per il lavoro fin qui svolto rassicurandoti di aver già segnalato agli organi di competenza le ultime criticità a cui fai riferimento nella relazione di congedo. Prendo atto in definitiva del tuo comportamento configgente con l’uniformità di intenti della mia sana ed integerrima maggioranza da cui inevitabilmente ti sei autoescluso. Ti saluto con affetto, a presto.
Il Sindaco