Nell’ambito delle iniziative promosse in tutta Italia per l’80°anniversario della Resistenza, l’A.N.P.I. di Sant’Anastasia Caduti della Flobert, in collaborazione con la Pro Loco Arco e l’Archivio Storico di Somma Vesuviana, organizzerà il due ottobre una manifestazione in onore delle vittime dell’eccidio nazista.
I tedeschi in ritirata strategica dilagarono per la provincia napoletana. Tra il 1943 e il 1945, migliaia di inermi cittadini furono vittime del potere nazista e fascista. Anche Sant’ Anastasia pagò il suo enorme tributo con otto vittime: Castaldo Annunziata, Capuano Immacolata, Carbone Pasquale, Granata Raffaela, Panico Sofia, Polise Rosa, Riglia Maria e Sebeto Maria. Il Consiglio comunale di Sant’Anastasia – dopo 80 anni, nella seduta del 23 giugno 2023, ha deliberato finalmente di istituire il 1° ottobre come Giornata della Liberazione e della Memoria, grazie soprattutto all’impegno appassionato e caparbio dell’ANPI. L’ evento si articolerà in due importanti momenti: alle ore 9:00, si terrà la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide marmorea collocata sulla facciata della Parrocchia di Santa Maria La Nova; alle ore 10:00, la manifestazione si sposterà presso l’aula polifunzionale del Santuario di Madonna dell’Arco dove si svolgerà un convegno sul tema. I lavori vedranno protagonisti gli studenti delle scuole e personalità della cultura locale e non. Presenti – oltre alle autorità istituzionali, militari e religiose, Croce Rossa e Protezione civile – alcuni testimoni dell’eccidio e gli autori del libro dal titolo La strage nazista – L’eccidio del 1° ottobre 1943: una raccolta di ricordi e immagini dei fatti accaduti, raccontati con emozione e grande passione da Raffaele Sodano, Rosanna Novato e Ciro Fiore.
Secondo quasi tutti i maggiori storici della Seconda Guerra Mondiale, il 1943 – spiega il dott. Giuseppe Mosca, studioso esperto del Novecento e socio ANPI- è l’anno in cui si decidono le sorti del conflitto. Stalingrado, la sconfitta dell’Afrikakorps, lo Sbarco in Sicilia, indirizzeranno la guerra verso la vittoria degli alleati, e così in pratica sarà. In Italia il 25 luglio prima, l’8 settembre poi, con la caduta del Fascismo e l’armistizio conseguente, che scioglierà la nazione italiana dal vincolo d’alleanza con la Germania nazista, darà agli italiani la possibilità di scegliere da che parte stare. Nasce la Resistenza con l’esercito a Cefalonia, si consolida con il glorioso movimento popolare delle Quattro Giornate, la costituzione delle Repubbliche partigiane al Nord e la lotta di liberazione, e man mano che la lotta partigiana caccerà l’odiosa coalizione nazifascista dal suolo italico, s’intensificheranno le stragi e le rappresaglie contro i civili inermi e i combattenti per la libertà. Boves, Marzabotto, S. Anna di Stazzema e poi anche Caiazzo, Sant’ Anastasia e numerosi altri eccidi rappresenteranno pagine di altissima memoria resistenziale, di cui dobbiamo tenere alto il ricordo, soprattutto di questi tempi, in cui i fantasmi del passato sono una minaccia per tutte le conquiste democratiche e civili conseguite dai nostri padri.
L’evento – spiega la prof.ssa Maria Elena Capuano – intende promuovere innanzitutto la Memoria dei fatti, che hanno rischiato per decenni di finire nell’oblio. L’intento, inoltre, è quello di andare alla riscoperta delle radici della città, della comunità, delle persone che hanno fatto il nostro piccolo paese, al fine di ritrovarsi intorno a un passato comune, che si trasformi nella piena consapevolezza del presente. Non ultimo, il desiderio di contrastare questi tempi spesso lontani dalla libertà, dalla giustizia e dalla pace.