San Giorgio, le perplessità dei “5 Stelle”

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Danilo R. Cascone nella sede del M5S di S. Giorgio a C.

L’intervista al consigliere pentastellato Danilo Cascone sugli ultimi sviluppi emersi dalla consulta all’ANAC ed esposti in una conferenza stampa lo scorso lunedì.

Abbiamo incontrato Danilo Roberto Cascone, il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle al comune di San Giorgio a Cremano che ci ha esposto in questa breve intervista i fatti legati al richiamo da parte dell’autorità presieduta dal giudice Cantone sull’operato dell’amministrazione sangiorgese in riferimento a delle irregolarità su alcune gare d’appalto.

Ci spieghi le ragioni di questa conferenza stampa.
«
Questa conferenza stampa è stata fatta perché volevamo annunciare alla stampa e ai cittadini presenti che lo scorso mese d’agosto abbiamo presentato un esposto all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) su quattro procedure d’appalto ritenute da noi inusuali, sospette, perché vi erano, dal nostro punto di vista, alcuni profili che meritavano un’attenzione. Ad esempio la tipologia di procedura adottata, una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando prevista dal codice degli appalti, questa procedura prevede tra i motivi giustificativi l’urgenza ma dal momento che questi contratti di questi quattro appalti sono stati sottoscritti dopo molto tempo, in alcuni casi dopo quasi due anni dall’avvio della procedura, abbiamo per questo sollevato questa problematica perché, dal nostro punto di vista, l’urgenza non sussiste.»

Quali erano questi quattro appalti in questione?
«Uno era per i lavori in via Margherita di Savoia, che si faranno a breve, un altro riguarda la risistemazione della scuola Mazzini, un altro riguarda la manutenzione delle fontane ornamentali, e un quarto riguarda la manutenzione delle caldaie della scuola Noschese. Due appalti affidati alla D’Alessandro Costruzioni e gli altri due alla DALCO, ma in realtà tutte e quattro le società riconducibili allo stesso titolare, la D’Alessandro Costruzioni, e questo è un altro punto perché affidando tutti e quattro i lavori alla stessa ditta manca il principio di rotazione previsto dal codice dei contratti e anche questo è stato fatto presente al sindaco dall’ANAC.»

Quindi è stata questa la nota dell’ANAC?
«La risposta dell’ANAC, a seguito del nostro esposto, fa presente che non c’è stata la rotazione e che il criterio dell’urgenza non sussiste e per questo ha richiamato il sindaco di San Giorgio a Cremano. Ricordiamo che, all’epoca di queste procedure d’appalto, il sindaco, era assessore alle opere pubbliche e a maggior ragione parte in causa.»

Quali saranno le vostre azioni successive rispetto a questo caso?
«Noi naturalmente coinvolgeremo l’autorità giudiziaria per verificare se sussistano elementi di illegittimità o delle proprie irregolarità perché è evidente, lo dice l’ANAC, che ci sono state delle violazioni del Codice degli Appalti. Diciamo che in passato eravamo una voce isolata nel dire alcune cose, nel far presente e nel denunciare delle situazioni, stavolta siamo supportati da un organo sovraordinato, un’autorità indipendente. L’auspicio è che ci sia maggiore attenzione nel futuro per quel che riguarda le procedure d’appalto.»