Un dissidio non chiarito alla cittadinanza sarebbe stato il motivo di un brutto scontro tra M5S e PD. Poi però la ferita si è subito rimarginata con il consiglio comunale di ieri sera
L’altro ieri è sembrato che potesse cadere da un momento all’altro la maggioranza politica tra M5S e PD, eletta appena quattro mesi fa. Questo perché, a causa di un improvviso ritiro sull’Aventino della delegazione del PD e di alcune liste civiche, martedi è saltata per mancanza del numero legale la prima convocazione del consiglio comunale sul voto di fiducia alle linee programmatiche della nuova amministrazione comunale retta dal sindaco Gianluca Del Mastro. Intanto nessuno vuole chiarire quello che successo. Bocche cucite. Si parla di dissidi sulla nomina di un dirigente per il settore finanziario del Comune. Ieri comunque è sopraggiunta una tregua. Dopo le 21 la maggioranza, riunita in seconda convocazione, ha finalmente approvato le linee programmatiche. Resta però il fatto che il consigliere comunale di Rinascita, Antonio Avilio, dalla sinistra dell’emiciclo ha chiesto che “si faccia subito chiarezza davanti alla città su quello che è accaduto martedi: un fatto grave avvenuto in un momento drammatico per i cittadini”. Stessa richiesta è stata avanzata anche dalle opposizioni facenti capo alla ex vicesindaco Elvira Romano. “Un litigio tra il Movimento Cinque Stelle e il PD ? Lo escludo, non è vero – replica però Salvatore Cioffi, presidente del consiglio comunale”. “Martedi – aggiunge Cioffi – c’è stato un disguido tecnico: non è stato possibile garantire la presenza di tutti in consiglio comunale. Vedrete che stasera approveremo le linee programmatiche con la presenza di tutti”. Alla fine hanno votato si alle linee programmatiche della giunta Del Mastro 16 consiglieri comunali. Hanno votato contro in 5: Romano, Sgammato, Leone, Caiazzo e Trotta.