Pomigliano, nuovi palazzi nel centro storico: sequestro bis

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il condominio di via Pirozzi sequestrato di nuovo dalla municipale
il condominio di via Pirozzi sequestrato di nuovo dalla municipale

Tornano in azione sul delicato fronte dell’edilizia gli agenti dell’aliquota giudiziaria del comando di polizia municipale guidati dal colonnello Luigi Maiello e coadiuvati dal tenente Giacomo Tranchese. Nel mirino un grande complesso residenziale     

 

Piano Casa: gli agenti della polizia municipale hanno sequestrato un grande complesso residenziale costruito nel centro storico. Si tratta di un condominio composto da 18 appartamenti, da alcuni garage e locali commerciali e realizzato sulla base della legge regionale denominata Piano Casa. Il sequestro è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nola. Reato contestato: abusivismo edilizio. Ma l’indagine è più ampia. Include altri reati e coinvolge un numero elevato di persone. Secondo quanto accertato dal Comune, il complesso è stato costruito grazie a procedure irregolari che hanno portato alla realizzazione di volumi molto superiori a quelli che potevano essere consentiti grazie all’abbattimento di vecchi edifici. Il risultato è un grosso condominio costituito da due blocchi, uno fronte strada, l’altro retrostante.

         Il primo sequestro e il dissequestro

Il complesso, in via Felice Pirozzi, fu sequestrato una prima volta il 14 aprile del 2021 dagli agenti della polizia locale diretti dal colonnello Luigi Maiello. Lo stesso sequestro fu poi convalidato prima dal pm della procura di Nola e successivamente dal gip. Ma il tribunale successivamente dissequestrò tutto, il 17 gennaio del 2022, sulla base di una richiesta avanzata dai costruttori. Un dissequestro avvenuto in assenza della perizia del tecnico della
procura. Tecnico non ancora nominato al momento dello sblocco del cantiere. A quel
punto il cantiere fu liberato dai sigilli e restituito al proprietario, un imprenditore di Striano parente di un noto costruttore residente a Casalnuovo.

                   Il secondo sequestro

Nel frattempo la procura chiese all’ufficio tecnico una relazione sulla validità del permesso a costruire. E l’ufficio tecnico, i cui vertici erano stati rinnovati alla fine del 2020, rispose con una relazione che stabilì l’illegittimità del titolo, in particolare determinata, tra le altre cose, dall’errata applicazione della legge sul Piano Casa. Un errore che alla fine ha portato alla realizzazione di volumi superiori al consentito. Intanto di recente il permesso a costruire del complesso residenziale è stato annullato dal Comune e di conseguenza la polizia municipale è tornata a sequestrare tutto. La convalida del sequestro da parte del giudice per le indagini preliminari risale a lunedi.