E’ San Valentino. Gli amanti si amano. Ma capita che un amore può deluderti e tradirti. Il Napoli lascia esterrefatti i propri amanti, i propri tifosi. Serata in rosanero. Rosa per il Palermo, ma nera nera per gli azzurri.
Si incontrano due squadre di due grandi città del sud. Capitali di un regno. Il 14 di febbraio ricorda la caduta di questo regno glorioso. Il Piemonte metteva gli occhi sul florido Regno delle Due Sicilie, e riusciva a farsi strada e a conquistarlo grazie all’aiuto inglese, la spedizione Garibaldina, i picciotti siciliani e la camorra napoletana, e la corruttibilità di alcuni comandanti dell’esercito duo siciliano. Gaeta vide l’ultima strenua resistenza del Regno. Francesco II di Borbone e la sua consorte Maria Sofia, dopo aver lasciato tutte le ricchezze del regno ai napoletani, si rifugiarono nella fortezza di Gaeta, assediata dalle truppe nemiche per 102 giorni. Tanti fedeli del re si fecero onore, ma alla fine il re si arrese e il mattino del 14 febbraio 1861 lasciava Gaeta. Terminava il regno pre-unitario più longevo, iniziava una guerra civile, e alla fine nascerà l’Italia.
In una giornata così piena di significati storici si incontravano due vecchie capitali. Oggi solo capitali di storia e di amore. La squadra azzurra è nei piani alti della classifica, l’altra, con la casacca rosanero, vive alti e bassi, ma in questo momento è nel lato sinistro della classifica. Gli azzurri sono più forti, ma oggi capitolano, il Napoli lascia il suo ruolo di capitale a Palermo, che vince e merita.
Il campo ci dice che il Napoli fa il solito turnover, mentre il Palermo di Iachini passa alla difesa a 4 e cerca di fare densità a centrocampo per non permettere ai mediani azzurri di fare gioco e ci riesce. Forse il Napoli se lo aspettava, forse no, fatto sta che la palla non passa quasi mai per i nostri mediani.
Dopo una bella occasione di De Guzman al volo, arriva quella che si dimostrerà essere la mazzata alla partita del Napoli. Lazaar tira dalla trequarti. E’ un tiro innocuo. Deve essere un tiro innocuo. Ma non è così. Rafael la combina grossa. Non la prende ed è gol. Esterrefatti tutti. Strinic perde palla, la palla arriverà a Bolzoni che la manda a lato. Pericolo scampato. De Guzman sbaglia malamente un’occasione che avrebbe dovuto sfruttare meglio. E gol sbagliato, gol subito. Su un contropiede, il Palermo fa tutto bene. Vazquez a rimorchio segna. Rafael non può nulla. Come all’andata, Vazquez ci punisce. Di nuovo a rimorchio. Chi li prende questi giocatori che arrivano indisturbati da dietro? A poco dalla fine del tempo Sorrentino si supera su un tiro di Higuain.
Nel secondo tempo Hamsik esce, ha subito una botta, viene sostituito da Gabbiadini. Ma il Palermo fa il terzo gol su una ripartenza. Albiol sbaglia a scalare, Rigoni è libero e segna. E’ finita. Il cameriere continua a passare davanti al televisore, lo ha fatto per tutta la partita!! Il Napoli si propone. Arriva un bel tiro di Zapata entrato al posto di Higuain. Su un calcio piazzato, Gabbiadini la tocca di tacco e la palla va in rete. Non si registra altro di rilevante. La partita termina sul 3 – 1.
Napoli cade e Palermo ritorna capitale per un giorno. Il Napoli cade a Palermo dopo una lunga serie di punti guadagnati. Doveva e poteva arrivare la sconfitta, ma non ce la saremmo mai immaginata in questa maniera. Rafael fondamentale. La sua papera è decisiva, e mette il Napoli in difficoltà. Albiol fa una bella partita, ma non serve a nulla. Jorginho ancora a metà. L’unico che in avanti mette lo zampino sulla partita è Gabbiadini. Zapata gioca poco, ma come al solito è generoso.
Ora tocca alla Roma che avrà compito facile con il Parma, troppo facile contro una compagine che spera solo che il campionato finisca. Il Napoli cade, come nella partita contro il Milan. Fu una Caporetto all’epoca. E’ un’altra Caporetto con il Palermo. La resa di Gaeta fu molto più onorevole di questa brutta prestazione dei nostri, ai quali non si può nemmeno concedere l’onore delle armi. Complimenti al Palermo, Iachini organizza un’ottima partita. La fortuna lo aiuta, ma i suoi fanno tutto quello che devono fare. Bravo Iachini che ingabbia i nostri che, dopo lo svarione di Rafael, si perdono pian piano in se stessi. Rafael è evidentemente in difficoltà psicologica. Deve assolutamente ritornare sereno, e il pubblico del San Paolo deve aiutarlo.
Dimentichiamo questa partita, ora c’è il Trabzonspor. Non perdiamo la trebisonda. E poi c’è il Sassuolo. Riprendiamo a vincere.
Crescenzo Tortora
La Mia sul Napoli