La scuola riparte, la scuola deve ripartire. Sono queste le parole che sentiamo ormai da più di un mese. Si ripartirà il 14 settembre, previo rinvio da parte della Regione. Sono tante le scuole in cui proprio in questi giorni si stanno apportando modifiche strutturali e non: si allargano gli spazi, si istruisce il personale con corsi specifici, ci si prepara al meglio ad Ottaviano per ripartire, come all’Istituto Comprensivo Statale “Mimmo Beneventano”.
Al plesso “G. D’Annunzio”, storica scuola media del paese, si lavora intensamente già da diverse settimane e si continuerà anche nei prossimi giorni. La dirigente scolastica, dottoressa Anna Fornaro, illustra nel dettaglio il piano d’azione stilato per mettere in sicurezza la struttura scolastica e far fronte all’emergenza in cui ci troviamo.
La preside, come prima cosa, sottolinea la costanza e la passione degli addetti ai lavori e ringrazia tutti i collaboratori scolastici, i docenti, il personale ATA e gli ingegneri per il duro lavoro svolto. Le modifiche apportate alla struttura riguardano la rete idrica ed elettrica: è stato sviluppato finalmente un piano antincendio che comprenda le norme anti Covid in vigore; inoltre, alcune aule dedicate da sempre ad attività extra come il teatro o la musica sono state completamente trasformate per permettere lo svolgimento delle lezioni in piena tranquillità rispettando il distanziamento sociale.
Sono stati predisposti tre diversi ingressi per evitare il sovraffollamento degli spazi sia esterni che interni e per consentire il distanziamento sociale tra alunni, professori e genitori. Proprio per questi ultimi risulterebbe problematico il transito all’esterno dell’edificio scolastico, dunque sono state formulate due ipotetiche soluzioni: il transennamento dell’area con l’aiuto della polizia municipale, un servizio di protezione civile oppure il reclutamento, mediante il consiglio d’istituto, degli stessi genitori che saranno muniti di cartellino specifico per aiutare nello smistamento degli alunni. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado saranno a scuola cinque giorni su sei per 6 ore al giorno: una settimana corta – afferma la dott.ssa Fornaro – per esigenze territoriali e regionali. Le attività didattiche saranno dunque in assoluta presenza per tutti tranne che per i docenti e gli alunni considerati fragili. Gli organi collegiali, gli incontri scuola famiglia, i corsi di formazione Covid avverranno invece attraverso una piattaforma online nel rispetto della normativa ministeriale. Tutti i docenti saranno muniti di un kit specifico con visiera, camice, mascherina e tutto l’occorrente necessario. Da quest’anno è stato poi introdotto il PIA, un piano integrativo di apprendimento che servirà per recuperare il programma scolastico dell’anno precedente attraverso un patto di corresponsabilità tra docente e alunno, con uno studio autonomo del programma per i ragazzi.
I lavori strutturali sono ormai a buon punto, mancano però ancora i banchi monoposto e nell’attesa si utilizzeranno i banchi doppi dove però siederà un solo alunno. I ragazzi diversamente abili, 26 in totale al plesso “D’annunzio”, in particolare quelli con difficoltà motorie, saranno collocati tutti al piano terra a causa della mancanza di un ascensore che permetta lo spostamento da un piano all’altro. È stato inoltre allestito un piano accoglienza speciale con vetri in plexiglass e strisce divisorie distanti più di un metro l’una dall’altra per evitare assembramenti. La preside Fornaro ci spiega che “un aumento del personale in una situazione di estrema emergenza come questa è indispensabile soprattutto per una funzione di controllo degli spazi e la gestione dell’uso dei servizi, considerando anche gli alunni che necessitano di continue premure, dunque bisogna attrezzare e coordinare i dipendenti permettendo la piena comunicazione tra loro”.
La dirigente scolastica ribadisce più volte che “difendere e sostenere la cultura e l’istruzione è un passo fondamentale per insegnare agli alunni, dai più piccoli ai più grandi, a reagire in situazione di difficoltà e non lasciarsi abbattere e a continuare, seppure a piccoli passi, a seguire una routine, a ricreare quelle abitudini che da qualche mese avevano perso”.
La Fornaro sottolinea l’importanza della scuola per la formazione educativa, personale, culturale e sociale dei ragazzi e menziona una figura storica, quella di Mimmo Beneventano, ricordando che la libertà delle persone, di quelli che saranno i cittadini del domani, passa attraverso la cultura e l’istruzione.