Napoli. Il giorno tanto atteso è arrivato. Questa mattina, a partire dalle ore 11.00, l’Università degli Studi di Napoli Federico II inaugura il nuovo anno accademico per le facoltà di Professioni Sanitarie e Medicina e Chirurgia presso la nuova sede di Scampia. Al via anche il primo giorno di corsi per gli studenti iscritti all’ateneo.
Dopo un cantiere durato ben sedici anni, il nuovo polo universitario costituisce un importante simbolo di rivalsa e riscatto per il quartiere che da anni lotta per rinascere e lasciarsi alle spalle il suo essere una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa. Questo è il primo passo verso il nuovo volto di Scampia, un progetto per cui tante associazioni insieme agli abitanti del quartiere si stanno adoperando da anni. La struttura sorge dove prima era situata una delle Vele, simbolo del quartiere diventato tristemente e drammaticamente “famoso” a causa delle guerre di camorra e della serie tv Gomorra.
Emblematiche in questo senso le parole del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “è una università non a Scampia ma per Scampia, perché l’obiettivo è cambiare anche la narrazione che, ad oggi abbiamo subìto, di un quartiere che era solamente camorra”. La struttura è formata da sette i piani: quattro riservati alla didattica, uno ai laboratori e due all’area clinica che entrerà in funzione successivamente. L’edificio è stato realizzato dal Comune di Napoli, che ne è proprietario, con un progetto finanziato con fondi comunali e con il fondo sviluppo e coesione attraverso un accordo quadro firmato con la Regione Campania.
Presenti al taglio del nastro, oltre al primo cittadino di Napoli, Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Maria Triassi, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia e Giuseppe Longo, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Federico II.
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